Accise sull'auto elettrica. Un caso la tassa sugli hotel

In Cdm discussa l'ipotesi di un prelievo sui veicoli green e l'aumento dell'imposta di soggiorno. Ira degli albergatori

Accise sull'auto elettrica. Un caso la tassa sugli hotel
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Alleggerire il carico fiscale e recuperare risorse per la prossima manovra di bilancio, che sarà nuovamente sottoposta ai vincoli di Bruxelles. È con questi due obiettivi che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni riunisce per domani alle ore 11 il Consiglio dei ministri. Sul tavolo dell'esecutivo approda il Decreto omnibus, che dovrà recepire e anticipare gli orientamenti in materia di politica fiscale.

Sarà, dunque, una riunione di governo con il tema Fisco a farla da padrone. E soprattutto preparatoria al percorso che in autunno porterà al varo della manovra di bilancio. L'occhio è rivolto a Bruxelles e ai possibili rilievi. Al momento l'ordine del giorno ufficiale del consiglio dei ministri non c'è ancora. Tante le questioni aperte e su cui i leader del centrodestra, Meloni, Salvini e Tajani, effettueranno un supplemento di confronto a margine del Cdm con un preconsiglio oggi alle 12. Il primo passaggio dovrebbe essere il via libera alla proposta del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti di nominare Daria Perrotta nuovo ragioniere generale dello Stato. Una casella chiave in vista della legge di bilancio. Saranno tre le direttrici che guideranno nel Cdm l'azione del governo: lo stop alla tassa sugli extraprofitti, l'addio al redditometro e il via libera ai decreti attuativi predisposti dal viceministro dell'Economia Maurizio Leo in merito alla legge delega Fiscale. C'è anche un'appendice di provvedimento su cui il governo sta riflettendo in queste ore. L'ipotesi di introdurre l'accise anche per le auto elettriche. È un'idea messa sul tavolo dal titolare di via XX settembre Giancarlo Giorgetti. Con l'invasione dell'elettrico nel mercato dell'auto la perdita per lo Stato sarebbe stimata in 3,8 miliardi di euro. Nel governo si starebbe valutando l'opzione di estendere l'accise dai carburanti all'elettrico. L'altra misura allo studio per far cassa porta all'aumento della tassa di soggiorno. Da un minimo di 5 euro fino a un massimo 25. Inoltre, la tassa potrebbe essere applicata in tutti i comuni, non solo nei capoluoghi.

Federalberghi boccia la proposta: «Non condividono la proposta di aumentare ulteriormente l'imposta di soggiorno. Il settore, che è tra i primi a contribuire alla crescita del pil e dell'occupazione, ha da poco rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro, sobbarcandosi un onere rilevante. L'obiettivo comune dev'essere quello di sostenerne la crescita, non di frenarla». Dal ministero del Turismo però fanno sapere che «non si sono ancora concluse le interlocuzioni con le associazioni di categoria, il dialogo proseguirà a settembre». L'esecutivo guidato da Giorgia Meloni dirà addio anche al redditometro, ossia il vecchio metodo per comparare le spese di un contribuente con il suo reddito dichiarato, e così individuare eventuali somme evase nel caso di incoerenza tra i due valori. Ed infine arriva lo stop a ogni ipotesi di ritorno della tassa sugli extraprofitti. Nei giorni scorsi l'opzione era rimbalzata su alcune indiscrezioni stampa ma Palazzo Chigi ha subito rassicurato che la misura, varata lo scorso anno, non sarà riproposta. Sarà, infine, tema centrale al Cdm di domani la rottamazione. Dovranno essere esaminati alcuni punti critici. E soprattutto bisognerà tenere conto dell'invito del Quirinale a non infarcire i decreti omnibus con misure poco allineate. La sanatoria, dalla quale ci si attende un incasso di 12 miliardi, è stata messa sul tavolo per consentire ai contribuenti morosi (in ballo sono 3,8 milioni) di regolare le cartelle esattoriali onorando tutto il debito ma godendo della cancellazione delle sanzioni e, in qualche caso, anche degli interessi, ha bisogno di una manutenzione.

Si

tratta di un intervento, per il recupero dei contribuenti che hanno saltato l'appuntamento con i precedenti versamenti (e che ora, per legge, saranno costretti a versare tutti i debiti fiscali senza alcuna dilazione o sconto).

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