Addio a Carpenè, il padre del Prosecco (prima del boom)

Morto a 80 anni Etile, quarta generazione della più longeva casa spumantistica d'Italia. Che lui rese celebre con gli spot in tv

Addio a Carpenè, il padre del Prosecco (prima del boom)
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Il suo nome conteneva già il suo destino: Etile. È stato per decenni il rappresentante nella prima cas vinicola a produrre lo spumante delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, proprio negli anni in cui questo viveva un boom globali che lo ha reso tra i vini più famosi al mondo. Etile Carpenè è morto mercoledì a Conegliano, all'età di ottant'anni. L'annuncio è stato dato dalla famiglia e dai dipendenti della Carpenè-Malvolti che così hanno voluto ricordarlo: «Ha amato il Prosecco e la sua terra, tramandando con rispetto e dedizione i valori fondanti dell'azienda di famiglia».

Etile Carpenè rappresentava la quarta generazione della casa spumantistica più longeva d'Italia, nata nel 1868, che ha anche il merito di aver germogliato la prima scuola di viticoltura ed enologia in Italia, istituita con regio decreto nel 1876 su iniziativa di Antonio Carpenè e Gian Battista Cerletti. Aveva dedicato la sua vita allo sviluppo della sua azienda e alla ricerca e alla cultura enologica, ispirando generazioni di studenti e professionisti con la sua passione e il suo impegno nel promuovere il rispetto per il territorio. Nell'ultimo periodo aveva lasciato la guida della Carpenè Malvolti alla figlia Rosanna, attuale amministratore delegato della Spa di famiglia. Al di fuori della sua azienda Carpenè aveva presieduto dal 1990 al 2001 l'Istituto Metodo Classico ed era stato vicepresidente del Sindacato Vini Spumanti di Federvini nonché consigliere nel Consorzio Tutela Prosecco per tre mandati consecutivi. Era anche accademico emerito dell'Accademia della vite e del vino.

Etile Carpenè si era diplomato al liceo scientifico di Rosenberg in Svizzera per poi frequentare un corso di specializzazione in Enologia all'Università di Talence a Bordeaux. Si era poi iscritto all'univeristà di Ferrara laureandosi in Chimica Pura. Poi si era impiegato nell'azienda di famiglia, di cui era diventato amministratore delegato e presidente. In questa veste riorganizzò l'azienda per lanciarla sul mercato nazionale e internazionale, espandendo la produzione, rafforzando la rete di distribuzione e di vendita e soprattutto investendo su campagne pubblicitarie in televisione e sulla stampa che fecero conoscere alla massa il Prosecco di Conegliano, ancora molto lontano dalle sue glorie future.

In uno di questi, negli anni Settanta, le bollicine di Carpenè-Malvolti erano accompagnate dalla musica di Severino Gazzelloni, il flautista che in quegli anni godeva di grande fama presso il pubblico e che si dispose a fare da testimone all'azienda. Carpenè Malvolti è nota anche per la produzione di una grappa e di un brandy.

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