Il popolo curdo dovrà "convertirsi" allo Stato islamico per evitare la morte. È il messaggio contenuto nell’ultimo video pubblicato dalla casa di produzione legata al gruppo jihadista di Abu Bakr al Baghdadi, al Hayat, nel quale viene mostrata una nuova esecuzione di un prigioniero curdo. Poche ore prima Rita Katz, la fondatrice del sito di monitoraggio dello jihadismo online Site, ha scovato una divisione dello Stato islamico in Yemen ha pubblicato le foto dei cinque kamikaze coinvolti negli attacchi alle moschee a Sanaa di venerdì scorso che hanno causato più di 150 morti. "L’Isis sa comunicare molto bene - ha commentato il premier Matteo Renzi - il messaggio che ci arriva è che stia avanzando ovunque. In realtà è in ritirata in molte zone".
Nel filmato pubbliciato oggi appaiono quattro diversi esponenti di origine curda del Califfato che inneggiano al Profeta e chiedono al proprio popolo di convertirsi. Il primo a parlare è il comandante Abu Khattab al Kurdi, noto per aver guidato i miliziani dello Stato islamico nell’assedio di Kobane, nel nord della Siria, prima di restare ucciso in uno scontro con le forze curde Peshmerga alla fine dello scorso febbraio. Il messaggio è sin troppo chiaro: "Convertitevi o morite". Accanto a lui il figlio, 6 anni circa, e gli altri tre miliziani che parlano del "vero jihad".
Quattro diversi discorsi con durata via via inferiore, ma stesso con lo stesso contenuto: i curdi devono deporre le armi e convertirsi alla vera fede, accettare il nuovo ordine. Infine, l’esecuzione con arma da fuoco del prigioniero curdo, la cui identità rimane al momento ignota.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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