"Adesso ti faccio fare la fine di Giulia". Diciottenne arrestato per minacce alla ex

Il giovane fermato ad Aosta. Ma la lunga scia di violenze sulle donne prosegue

"Adesso ti faccio fare la fine di Giulia". Diciottenne arrestato per minacce alla ex
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Minacce, aggressioni, tentati omicidi e segnalazioni ai carabinieri. Nei giorni in cui, dopo l'ennesima tragedia (quella di Giulia Cecchettin), in più parti d'Italia si manifesta contro la violenza sulle donne, la violenza sulle donne non smette affatto.

Le cronache da Nord a Sud del Paese continuano a riportare storie di vessazzioni e persecuzioni.

«Ti faccio fare la fine di quella là», con riferimento a Giulia Cecchettin. Questo avrebbe detto alla sua ex fidanzata (minorenne) un diciottenne arrestato venerdì ad Aosta. Nei suoi confronti è stato firmato un ordine di custodia cautelare. Sono stati i genitori della ragazza, una studentessa, a rivolgersi ai carabinieri di

Aosta. Dopo vessazioni, minacce e violenze la giovane aveva lasciato il diciottenne, il quale avrebbe cominciato a mandarle messaggi minatori, poi a pedinarla davanti a scuola, ad appostarsi alla fermata dell'autobus e, infine, a pronunciare il riferimento a Giulia, considerato una minaccia di morte.

A Catanzaro, una donna ha presentato una denuncia e ha riferito di essere stata vittima di «reiterati comportamenti violenti», ha fatto scattare un'indagine dei carabinieri che ha portato all'esecuzione di nove misure cautelari a carico di altrettante persone. In particolare, i militari hanno arrestato e posto ai domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, l'ex fidanzato della donna e notificato otto divieti di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi da lei frequentati. I reati contestati agli indagati (parenti dell'ex fidanzato della donna) sono atti persecutori, minacce e lesioni personali aggravate.

A Napoli, una donna e le sue figlie hanno subito per un anno vessazioni non solo psicologiche. Mai denunciate. Fino a quando lui non ha provato a ucciderle. Solo la prontezza di un carabiniere del 112 e della donna ha evitato il peggio. È accaduto a Casoria, nel Napoletano. Un uomo di 47 anni ha raggiunto in auto moglie e figlie di 11 e 15 anni che erano a cena dalla cognata. Aveva intenzione di riportarle a casa. Era l'una passata di notte, l'uomo era ubriaco e le donne gli avevano chiesto se fosse in grado di guidare; lui ha spinto nell'abitacolo la sua famiglia e ha chiuso le sicure. La cognata ha assistito alla scena e ha chiamato il 112 mentre la vettura stava partendo. Il quarantasettenne alla guida sembrava voglia provocare un incidente per uccidere tutta la famiglia. L'operatore della centrale operativa ha attivato le ricerche ma non sapendo dove si trovavano ha contattato la moglie in pericolo, fingendo di essere il dipendente di una pizzeria.

La donna è riuscita a fornire indicazioni in modo discreto e implicito e il carabiniere è riuscito a guidare le pattuglie che hanno bloccato l'auto. L'uomo, fuori di sè, è stato portato all'ospedale del Mare e poi al carcere di Poggioreale.

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