L'ondata di affetto è stata travolgente, spontanea, generosa. Unanime come raramente accade. E mica era scontato: il mare magnum dei social network, infatti, è spesso solcato dai venticelli infami delle cattiverie gratuite. Con Silvio Berlusconi non è stato così. Il Cavaliere è riuscito a invertire anche questa tendenza e chissà che il risultato non lo si possa annoverare tra i tanti successi della sua carriera. Dal giorno del suo ricovero in terapia intensiva al San Raffaele di Milano, il presidente di Forza Italia ha ricevuto un abbraccio senza precedenti da parte degli italiani, che sulle piattaforme web hanno riversato le loro attestazioni di stima e di vicinanza nei suoi confronti. Il caloroso supporto all'ex premier si è tradotto in una valanga di messaggi positivi e di reazioni partecipi. Dal 5 al 7 aprile, le interazioni social generate dall'interesse e dall'apprensione per il leader azzurro sono state 1 milione e 800mila. Il dato inconsueto anche per gli addetti ai lavori - è stato rilevato da un'analisi realizzata da Spin Factor per Adnkronos, attraverso la piattaforma Human. Monitorando i flussi generati in rete dalla circostanza, la società di consulenza strategica politica e istituzionale ha pure registrato un'evidenza ancor più emblematica: a esprimere vicinanza, sostegno e solidarietà al fondatore di Forza Italia è stato l'86,11% degli utenti. Una percentuale che fa capire quanto l'ex premier sia considerato un riferimento dagli italiani. Anche da quelli che, politicamente, non la pensano esattamente come lui. «Si tratta di dati straordinari, riscontrati rarissimamente anche nelle conversazioni social più polarizzate. Gli italiani online si sono riversati in una vastissima onda di affetto a supporto di Silvio Berlusconi», ha commentato Tiberio Brunetti, fondatore e amministratore di Spin Factor. I motivi di questa reazione così corale, ha proseguito l'esperto di comunicazioni digitali, «sono molteplici e rendono l'idea della grandezza e della poliedricità del personaggio». C'è infatti chi ha reso omaggio a Berlusconi come imprenditore e chi invece gli ha augurato di rimettersi in piena forma in riferimento al suo ruolo politico. Altri invece lo hanno menzionato come presidente del grande Milan prima e del Monza oggi. Anche l'analisi semantica effettuata sui commenti comparsi in rete attesta l'entusiasmo benevolo confluito poi nelle interazioni social. Le parole e le espressioni più utilizzate sono state infatti «auguri», «pronta guarigione», «amici alleati», «caro presidente», «fiducia» e «in bocca al lupo». Dall'approfondimento emerge come tra gli italiani c'è chi considera il Cavaliere «uno di famiglia», chi «una guida». Alcuni, ha osservato l'analista Brunetti, «confessano di non averne mai condiviso le idee politiche, ma di rispettarne il coraggio e la determinazione. Insomma, Berlusconi mette d'accordo gli italiani». Certo, a fronte della straripante ondata di incoraggiamenti non sono purtroppo mancate le riprovevoli reazioni di alcuni odiatori da tastiera privi di sensibilità. Oltre che di rispetto. A battezzarli con il loro nome ci aveva pensato Matteo Salvini (nel tondo): «Trogloditi e tarati mentali». Ma gli hater questa volta sono stati minoritari e isolati. Chi si è prodotto in post denigratori è stato spesso sommerso da commenti negativi e costretto a scusarsi.
«Sotto questo punto di vista gli italiani sui social hanno dato una grande prova di maturità, assolutamente non scontata», ha annotato la società di ricerche. Tutti con Silvio nel momento più delicato: l'affetto virtuale, stavolta, è sembrato più reale che mai.
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