Laura Boldrini esulta su twitter: "Bella idea". Ma non si tratta di una proposta di legge intelligente o di chissà cos'altro, bensì della decisione dell'intergruppo donne della Camera (voluto fortemente dalla Boldrini). Per Natale hanno ben pensato di fare un dono a tutti gli onorevoli colleghi (e colleghe): un libro sul linguaggio di genere.
In poche parole un tomo che spiegherebbe perché è necessario cambiare la desinenza delle cariche pubbliche, tipo "ministro" in "ministra" e "il presidente" in "la presidente". Il dono natalizio, dal titolo "Sindaco e sindaca: linguaggio di genere", è in perfetta sintonia con le battaglie pubbliche del presidente della Camera, Laura Boldrini. Che più di una volta ha ricordato a destra e a sinistra che l'emancipazione delle donne passa proprio dall'essere chiamate con l'appellativo femminile.
Non la pensa allo stesso modo il maresciallo donna che nei giorni scorsi ha chiesto esplicitamente a giornalisti e colleghi di non essere chiamata "marescialla".
Le fa ribrezzo, a quanto pare, e comunque ha detto che non c'è differenza tra maschio e femmina, l'importante è l'Arma. E lei - donna - anche senza l'appellativo femminile è riuscita ad arrivare ai vertiti delle benemerita.
Bella idea il 'regalo di genere' a deputati e deputate. Bene che a donare libro su #linguaggiodigenere siano le esponenti di diversi partiti pic.twitter.com/TMDjej6VIi
— laura boldrini (@lauraboldrini) 22 dicembre 2016
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