Allarme Aiea per la centrale di Kursk: "Si rischia un disastro nucleare"

Struttura vecchia e vulnerabile: non ha uno "scudo"

Allarme Aiea per la centrale di Kursk: "Si rischia un disastro nucleare"
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È un film già visto ma non per questo meno preoccupante. Soprattutto perché il finale è ancora tutto da scrivere e potrebbe avere conseguenze devastanti. Perché la centrale nucleare di Kurcatov, vicino a Kursk, è ben diversa da quella di Zaporizhzhia. «C'è il pericolo di un incidente nucleare nella regione di Kursk», ha avvisato il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Mariano Grossi dopo un'ispezione alla centrale. E se il ritornello è appunto lo stesso già sentito più volte per Zaporizhzhia, la situazione nel Kursk è ben diversa. E molto più preoccupante.

L'impianto è stato costruito dai sovietici nel 1971 ed è tra i primi 4 della Russia. Sulle rive del fiume Seym, dista meno di 50 chilometri dal capoluogo regionale. Ha sei reattori: due sono stati spenti negli anni scorsi, due sono ancora in costruzione mentre due sono attivi e funzionano praticamente a pieno regime. E questo è un problema serio perché in caso di «incidente» le conseguenze potrebbero essere gravissime. A differenza della centrale di Zaporizhzhia infatti, i reattori a Kursk sono sprovvisti di una struttura di contenimento in cemento, una cupola che farebbe da protezione alla fuoriuscita del materiale radioattivo, rendendola quindi molto più esposta a pericoli esterni. Basterebbe un missile, lanciato volontariamente o caduto per errore, per fare un disastro. Non solo. I reattori funzionano ad acqua bollente a circuito singolo, ovvero l'acqua e il vapore che passano attraverso il nocciolo del reattore, finiscono direttamente alla turbina, senza nessun circuito intermedio o scambiatore di calore. Il che significa che un danneggiamento della sala macchine o anche una semplice depressurizzazione potrebbero portare a un rilascio di radiazioni. Non grave come in caso di esplosione ma comunque significativo. Se non bastasse, la conformazione un po' datata della centrale è molto simile a quella della centrale Chernobyl, teatro del più grande disastro nucleare in Europa nel 1986. Centrali quasi gemelle, al punto che Kurcatov, prima del conflitto, è stata utilizzata come set cinematografico per ricreare Chernobyl, in produzioni sia russe che americane. Non esattamente una rassicurazione.

Dopo l'offensiva ucraina nella regione, l'impianto si trova pericolosamente vicino alla linea del fronte. Russi e ucraini si accusano a vicenda di possibili sabotaggi mentre Grossi ha detto di avere visto di persona «tracce di attacchi di droni» nei pressi dell'impianto.

Per questo si è appellato a Mosca e Kiev perché si tengano a debita distanza dalla centrale e non la trasformino in un obiettivo. In ballo non c'è solo la guerra ma un possibile disastro che segnerebbe un punto di non ritorno.

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