Malgrado la manovra del Governo per contrastare gli aumenti degli oneri su luce e gas per le utenze domestiche, il contraccolpo sulle famiglie ci sarà lo stesso, già a partire da venerdì 1 ottobre e proseguirà per tutto il trimestre compreso dicembre pesando circa 300 euro in più. Per l'energia l'incremento peserà per il 29,8% e per il gas del 14,4% grazie anche alla diminuzione dell'Iva presente nel decreto. Entrando nel dettaglio degli effetti in bolletta per l'elettricità, nel 2021, la spesa annuale per la famiglia-tipo sarà conteggiata in complessivi 631 euro, con una variazione corrispondente ad un aumento di circa 145 euro su base annua. Per la bolletta del gas di circa 1.130 euro, con una variazione vicina al 15%, ovvero un aumento di circa 155 euro. Diversamente senza il provvedimento «la dinamica dei prezzi delle materie prime verso i massimi storici e le alte quotazioni dei permessi di emissione di anidride carbonica, avrebbero portato ad un aumento superiore al 45% della bolletta dell'elettricità e di oltre il 30% di quella del gas» spiega la nota dell'Arera, l'Authority per l'energia.
Lo stanziamento comporta 1,2 miliardi per il contenimento dei prezzi nel settore elettrico: di cui 700 milioni per le misure di incentivazione delle rinnovabili e dell'efficienza energetica e altri 500 milioni da trasferire entro il 15 dicembre per interventi dell'Autorità di regolazione con ulteriori 800 milioni per consentire ad Arera di annullare, per il quarto trimestre, le aliquote relative agli oneri generali di sistema (ulteriori tributi che gravano sulle utenze domestiche non in bassa tensione, con potenza fino a 16,5 kW). Invece, per quanto riguarda la riduzione dell'Iva al 5% sul gas metano per usi civili e industriali, è calcolata una variazione di gettito di 608,4 milioni (di cui 574,7 per usi civili e 33,7 milioni per usi industriali). Con questa ulteriore dotazione si prevede che l'Arera riduca, per il quarto trimestre, le aliquote relative agli oneri generali del gas fino a 480 milioni. Per il rafforzamento del bonus sociale elettrico e gas sono stanziati 450 milioni. Il provvedimento in totale vale 2,84 miliardi che aumentano, in termini di indebitamento netto e fabbisogno, a 3,54 nel 2021, con un impatto su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese. Quanto invece ai nuclei familiari che hanno diritto ai bonus di sconto per l'elettricità e per 2,5 milioni che fruiscono del bonus gas in base all'Isee (i nuclei con indice non superiore a 8.265 euro oppure 20.000 euro se con più di 3 figli), gli incrementi tariffari sono stati sostanzialmente azzerati. «L'intervento del governo - spiega il presidente dell'Arera, Stefano Besseghini - cui abbiamo fornito il necessario supporto tecnico, ammorbidisce gli effetti in una fase delicata della ripresa per proteggere i consumatori più fragili».
Lo sguardo però è anche rivolto al futuro: «La rilevanza e straordinarietà degli interventi decisi dal Governo per far fronte ad una situazione di prezzi senza precedenti - scrive l'Arera - impongono l'individuazione di interventi strutturali, già allo studio e a cui l'Autorità è pronta a dare il proprio contributo tecnico, capaci di fornire strumenti idonei a fronteggiare i cambiamenti in corso nei mercati dell'energia che, almeno in parte, potrebbero essere non transitori».
Vale a dire che a partire da gennaio prossimo se non si riuscirà a mettere in campo azioni adeguate la stessa Autority «dovrà avviare un percorso di riallineamento del gettito delle componenti Asos e Arim e degli oneri gas, nell'ambito della flessibilità consentita dalla prudenza di gestione dei conti».
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