Due altri massoni nelle liste del Movimento 5 Stelle

I problemi non sono finiti. Dopo "Rimborsopoli" altri candidati inguaiano il M5S

Due altri massoni nelle liste del Movimento 5 Stelle

Continuano a emergere complicazioni per il Movimento 5 Stelle, che già sotto accusa deve ora fare i conti con il fatto che Lello Vitiello non era l'unico candidato affiliato alla Massoneria, in aperto contrasto con linee guida messe nero su bianco dal candidato premier Luigi di Maio.

Secondo quanto scrive il Foglio anche Piero Landi, candidato a Lucca nel collegio uninominale della Camera, sarebbe iscritto a una loggia, la Francesco Burlamacchi. Un problema con cui i vertici grillini si starebbero già confrontando, tanto che l'AdnKronos aggiunge che dopo il "game over" intimato a Vitello, anche a lui sarebbe stato chiesto di impegnarsi a un passo indietro se dovesse risultare eletto.

C'è poi Bruno Azzerboni, candidato all'uninominale in Calabria e con lo stesso problema sulle spalle.

"Al momento della sottoscrittura della candidatura Azzerboni e Piero Landi non ci hanno informato, non hanno detto la verità. Per questa ragione non possono stare nel Movimento 5 Stelle e sempre per questo motivo gli sarà richiesto di rinunciare al seggio", dice il Movimento 5 Stelle.

Le questioni su cui il Movimento si trova nei guai non finiscono però qui.

C'è anche lo scandalo dei Rimborsi, su cui oggi alle 18 dovrebbe arrivare nuovi dettagli, di nuovo dai microfono delle Iene, dopo che "la prima parte dell'inchiesta sulle false restituzioni di parte dello stipendio di alcuni parlamentari ha provocato un terremoto", per citare la trasmissione.

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