Gli "ambasciatori" dem in avanscoperta. E la figlia di Spinelli li attacca sul voto in Ue

Fischi per la Schlein assente. Boccia: "Sempre pacifisti"

Gli "ambasciatori" dem in avanscoperta. E la figlia di Spinelli li attacca sul voto in Ue
00:00 00:00

Tra la tiktoker e Conte, il grande sconfitto della piazza pacifista del M5s è il Pd di Elly Schlein. La segretaria, presente alla manifestazione per l'Europa di Michele Serra, non si è presentata ai Fori Imperiali per il corteo dell'ex premier. Dopo giorni di travagli, con un voto al Parlamento europeo in cui i dem hanno detto sì alla difesa comune ma no all'emendamento sul riarmo, dal Nazareno arriva una delegazione. Insomma, citando Nanni Moretti di Ecce Bombo, «vengo e me ne sto in disparte». Mentre la minoranza dei riformisti sogna un Pd che molli definitivamente i Cinque Stelle, il partito invia una pattuglia di schleiniani.

Si presentano il capogruppo al Senato Francesco Boccia, l'ex segretaria della Cgil Susanna Camusso, l'europarlamentare Sandro Ruotolo, Antonio Misiani, Cecilia D'Elia. E poi i fedelissimi della leader Igor Taruffi e Marco Furfaro con il pacifista cattolico Paolo Ciani. «Siamo insieme per costruire un'Europa di pace», prova a pattinare tra le contraddizioni dem Ruotolo. «Alcune cose ci dividono dal M5s ma altre ci uniscono. E siamo qui oggi perché qui c'è un pezzo di opposizione al governo della destra che ci ha isolato in Europa, che non ha una strategia per reagire ai dazi se non quella di sperare di andare con il cappello in mano a trattare con Trump. E insieme a tutte le opposizioni vogliamo mandare a casa il governo di Giorgia Meloni e Salvini», tenta di uscire dal cul de sac Boccia. L'ex ministro del governo giallorosso abbraccia Conte durante il corteo a favore di taccuini e telecamere. Dal palco dei Fori Imperiali parla Barbara Spinelli, figlia di Altiero, uno degli estensori del Manifesto di Ventotene, così tanto citato dal Pd dopo le critiche della premier Giorgia Meloni. Ebbene, Spinelli accusa i dem per il loro voto a favore del piano di Ursula von der Leyen e partono i fischi dalla piazza pentastellata.

Il Pd, con un piede in due scarpe, per la difesa comune ma anche per il pacifismo, al congresso di Azione e pure alla piazza di Conte, paga dazio e rischia di rimanere incastrato in un collo di bottiglia sui temi di politica estera. A Roma, all'iniziativa del M5s, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni salgono sul palco. La delegazione dem, appunto, resta in platea. Nessuno interviene ad arringare la folla, forse per timore di contestazioni, come quelle che si sono manifestate durante il discorso di Spinelli. Schlein non va in piazza e rimane in silenzio. Boccia le fa da portavoce: «La segretaria è sempre in piazza. Il Pd sostiene tutti i movimenti pacifisti». Dalla sinistra dem Andrea Orlando e Laura Boldrini sostengono il corteo contiano.

Diversa la musica suonata da Pina Picierno, che - dopo il congresso di Azione - si fa vedere a un convegno di +Europa e attacca il M5s: «Sul manifesto della mobilitazione c'è scritto, riferito ai leader europei, Fermiamoli. Peccato non aver mai visto un loro manifesto simile in tre anni contro Putin, Khamenei o altri dittatori».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica