È un'estate torrida per il sindaco di Milano Giuseppe Sala che dopo gli schiaffi dei partigiani dell'Anpi che lo accusano di non essere capace di salvare dai vandalismi il loro in verità bruttino sacrario in piazza Mercanti, adesso viene investito dalla rabbia a social unificati di Chiara Ferragni. Una comunicazione al mondo che solo in prima battuta ha già raggiunto i suoi 28 milioni di followers, ma che con i rimbalzi sui media comunicherà all'universo intero la sua angoscia per una città troppo violenta.
Più o meno quello che pensano molti milanesi e che in diverse forme gli rimproverano amministratori e politici soprattutto del centrodestra, ma è chiaro che l'attacco frontale della regina delle influencer ha tutt'altro peso e soprattutto impatto mediatico. «Sono angosciata e amareggiata - ha scritto su Instagram dalla violenza che continua a esserci a Milano. Ogni giorno ho conoscenti e cari che vengono rapinati in casa, piccoli negozi al dettaglio di quartiere che vengono svuotati dell'incasso giornaliero, persone fermate per strada con armi e derubate di tutto. La situazione è fuori controllo. Per noi e i nostri figli abbiamo bisogno di fare qualcosa. Mi appello al nostro sindaco Beppe Sala». Con tanto di hasHtag per essere sicura di raggiungere il destinatario. Il quale, almeno per il momento, non replicherà e a sentire i suoi più stretti collaboratori l'ha considerata semplicemente un'esuberanza eccessiva andata fuori bersaglio, anche se ieri mattina proprio mentre social e siti internet si avventavano sulla notizia, nella centrale via Bergamo, in zona Porta Romana, una coppia titolare di un negozio di antiquariato era vittima di una violentissima rapina organizzata in pieno giorno. Due i malviventi che hanno fatto irruzione per colpire con il calcio di una pistola l'uomo di 66 anni alla testa poi portato in ospedale e la donna di 62 con uno schiaffo. E tutto per portare loro via un Rolex, i telefoni cellulari e un borsello.
Solo una delle tante aggressioni quotidiane, tanto che tra i primi ad accodarsi al j'accuse al sindaco Sala c'è un'organizzazione non politica come Confcommercio. «La rapina in pieno centro a Milano - attacca il segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, Marco Barbieri - riporta il tema della sicurezza in cima alle priorità per la ripartenza del nostro territorio. «La nostra forza è essere capillari e interconnessi: una forza che mettiamo a disposizione delle istituzioni e delle Forze dell'ordine per creare un sistema reticolare che presidi la sicurezza, tuteli i cittadini e le attività economiche.
L'appello lanciato da Chiara Ferragni e da altre personalità della società civile deve essere uno stimolo positivo a lavorare con questo obiettivo comune».
Perché, passando a quella che indebitamente viene sminuita come microcriminalità, troppe sono diventate le denunce per rapine in strada, le violenze delle baby gang che, come ha denunciato il questore di Milano Giuseppe Petronzi, si stanno vertiginosamente moltiplicando e i furti in appartamento. Come quelli subiti dalle influencer amiche di Chiara Ferragni, come Martina Maccherone e Chiara Biasi.
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