Anche i "cognati" di Conte in cassa integrazione ma sono proprietari della società dove lavorano

I fratelli di Olivia Paladino, compagna del premier: benestanti e sussidiati

Anche i "cognati" di Conte in cassa integrazione ma sono proprietari della società dove lavorano

Tanto è sempre la stessa storia. Come quando si seppe, nella prima fase della pandemia, che notai, avvocati e anche parlamentari, avevano chiesto (e ottenuto) il sussidio di 600 euro concesso dal governo.

I senza vergogna sono sempre in agguato e anche se non hanno alcun bisogno, sono sempre pronti a raggranellare qualche altro spicciolo, a discapito di chi ne avrebbe bisogno veramente.

Stavolta è il turno della famiglia milionaria della compagna del premier, Olivia Paladino. Il quotidiano il Tempo smaschera i giochetti della «first lady», la cui famiglia ha beneficiato, fino allo scorso mese di novembre, della cassa integrazione in deroga concessa dal governo per l'emergenza Coronavirus. In «cassa» sono finiti sia la sorella della fidanzata del premier, Cristiana Paladino, che il fratellastro Shawn John Shadow, figlio di primo letto della «suocera» del premier, Ewa Aulin. Entrambi sono, infatti, dipendenti di una società del gruppo fondato dal «suocero» di Conte, Cesare Paladino. I due sono stati assunti dalla società proprietaria, fra le altre cose, delle mura dell'Hotel Plaza di via del Corso a Roma: la Immobiliare Roma Splendido srl. Cristiana impiegata a tempo indeterminato dal luglio 2017 come segretaria di direzione a 62.621 euro l'anno e John assunto sei mesi dopo con la stessa qualifica a 59.473 l'anno.

Con la pandemia la società amministrata da Cesare Paladino è ricorsa, come tante, agli ammortizzatori sociali messi a disposizione con il decreto Cura Italia e poi con il Rilancio Italia. Ne hanno usufruito tutti e nove i dipendenti e quindi anche i due «cognati» di Conte.

L'aspetto che fa riflettere però è che, al di là del conflitto di interesse, loro non sono dipendenti come gli altri, perché insieme alla terza sorella, la fidanzata del premier, sono i proprietari del gruppo Paladino, visto che è interamente in mano ai tre il capitale della società holding che controlla tutto il gruppo: la Agricola Monastero Santo Stefano Vecchio srl. Il 47,5% della proprietà del gruppo è di Olivia, una quota identica è della sorella Cristiana e il 5% di John.

Insomma, la cassa Covid sarebbe stata concessa dal governo a dipendenti che però sono anche milionari. Non sappiamo se nella Cassa Covid sia finita anche Olivia. Lei non è dipendente della società che possiede le mura del Plaza, ma di quella che gestisce l'albergo, che si chiama Unione esercizi alberghi di lusso (Uneal), dove risulta inquadrata come «general manager».

Nell'ultimo bilancio c'è scritto: «A causa della chiusura delle attività prevista dall'emergenza Covid 19, a partire dal mese di marzo 2020, tutti i dipendenti della società sono stati messi in Cig in deroga: ciò comporterà una riduzione dei costi fissi

ad essi legati che si rifletterà nel bilancio 2020». Ma nella relazione degli amministratori si parla di Cig per «il 90% dei dipendenti della società». Quindi forse non per Olivia. A differenza dei due fratelli milionari.

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