Andrea Scanzi contro i grillini: “Sono capre, hanno sbagliato tutto”

Secondo il giornalista i 5stelle “avevano il coltello dalla parte del manico”

Andrea Scanzi contro i grillini: “Sono capre, hanno sbagliato tutto”

I grillini sono riusciti a farsi insultare anche da Andrea Scanzi, da sempre loro sostenitore, anche quando non vi era proprio nulla da sostenere. Parole non proprio carine quelle che Scanzi ha riservato ieri sera al Movimento intervenendo alla trasmissione “Otto e mezzo” condotta su La7 da Lilly Gruber.

Scanzi: "Capre, hanno sbagliato tutto"

“I 5 stelle sono delle capre, hanno sbagliato tutto” ha detto il giornalista del Fatto Quotidiano prendendo in prestito un parallelismo tipico di Vittorio Sgarbi. Insomma, secondo Scanzi i grillini non sarebbero riusciti a trarre beneficio dal momento a loro favorevole e, anzi, sarebbero riusciti a sbagliare tutte le mosse subito dopo la caduta del Conte II. Se prima potevano vantare una posizione di prestigio, adesso non hanno più neanche quella. "Avevano il coltello dalla parte del manico, se non ci fossero stati dentro loro non sarebbe partito Draghi. Hanno fatto tutto questo gran teatro con il ministero della Transizione ecologica e alla fine non lo hanno nemmeno ottenuto" ha sottolineato senza mezzi termini Scanzi, precisando che il 5stelle hanno ottenuto quattro ministri di cui due senza portafoglio.

Ed ecco poi arrivare, subito dopo, la parola capre nei loro confronti, almeno per quanto hanno fatto a livello strategico e nel gestire le trattative. Termine usato in modo affettuoso, come ha tenuto a precisare Scanzi. Ma sempre delle capre si sono beccati.

Non ha risparmiato nessuno

Non è andato leggero neanche quando si è riferito alla presenza dei ministri azzurri: “Se qualcun altro continua a dire che, a livello politico, questo è il governo dei migliori imbraccio il kalashnikov, a livello metaforico”, perché proprio l’idea che i 5 stelle governino con Renato Brunetta, Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini, non sembra riuscire a digerirla. Altro schiaffo al M5s è arrivato con l’incarico al ministero dello Sviluppo economico, sempre stato dei grillini, dato invece al numero due della Lega, Giancarlo Giorgetti.

Scanzi non ha risparmiato neanche il Partito democratico che a suo dire ha pure l’aggravante di aver preso tre ministri come Forza Italia e di non aver indicato donne.

Del resto, anche il direttore della sua testata giornalistica, Marco Travaglio, nei giorni scorsi non era stato particolarmente gentile con gli esponenti del M5s che “prima di calarsi le brache avrebbero dovuto chiedere qualche garanzia in più” sottolineando che da adesso in poi non conteranno più niente.

E a Grillo ha fatto un complimento che tanto complimento non sembra: “Grillo è tutt’altro che scemo. Si è trattato di una circonvenzione di capace. È stato intortato da quel volpone di Draghi che lo ha intortato con la supercazzola del super-ministero della transizione ecologica”.

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