Episodio di violenza durante una manifestazione del movimento Black Lives Matter, a Portland, nell'Oregon. Il movimento attivista internazionale che letteralmente significa «le vite dei neri contano», originato all'interno della comunità afroamericana è impegnato nella lotta contro il razzismo, perpetuato a livello socio-politico, verso le persone nere. Come riporta l'«Independent», un uomo è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato tirato fuori dalla sua auto e aggredito fisicamente da alcuni presunti manifestanti, uno dei quali l'ha colpito alla testa con un calcio. L'aggressione, di cui l'«Independent» ha pubblicato le immagini, è avvenuta domenica notte all'intersezione tra la Broadway e Southwest Taylor Street, a pochi isolati dal tribunale federale e da altri palazzi obiettivi delle recenti proteste. I video pubblicati su Twitter da alcuni giornalisti locali sembrerebbero indicare che prima dell'aggressione ci sarebbe stata una lite tra l'uomo e un gruppo di manifestanti, alcuni dei quali si vedono gridare e battere contro le portiere dell'auto. L'uomo a quel punto avvia l'auto, ma dopo alcuni isolati si schianta per cause ancora da chiarire.
I video successivi mostrano l'uomo lamentarsi con i manifestanti fuori dall'auto incidentata e poi venire spinto a terra prima di essere picchiato e preso a calci alla testa da un presunto manifestante che lo sorprende alle spalle, lasciandolo apparentemente privo di sensi. Intorno a lui si forma subito un capannello: si sentono alcune voci gridare «chiamate i servizi di emergenza», altri sembrano accusarlo di essere un suprematista bianco.
Il video dell'aggressione e delle sue conseguenze è stato ampiamente condiviso dai commentatori e dagli utenti Twitter di destra che lo indicano come prova che Black Lives Matter e altri movimenti antirazzisti e anti-polizia sono responsabili di violenze contro un uomo disarmato.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.