Arianna e "Lollo", fine della relazione

La sorella della premier: "Non stiamo più insieme, gli voglio bene ma l'amore è altro"

Arianna e "Lollo", fine della relazione
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«Sì è vero, non stiamo più insieme da un po'». Arianna Meloni, intervistata dal Foglio, conferma la fine della sua relazione col ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida. «Il nostro progetto politico va avanti, i nostri rapporti personali sono ancora solidi, poi l'amore è un'altra cosa», aggiunge la sorella della premier. L'affetto e la stima nei confronti dell'ormai ex compagno Lollobrigida «rimangono intatti». Anzi, «per Lollo mi butterei nel Tevere, come si dice a Roma. Ci vogliamo bene, - spiega Arianna Meloni - so quanto vale, conosco di che pasta politica sia fatto: uno in grado di lavorare 500 ore al giorno». Un amore nato a metà anni 90 mentre entrambi muovevano i primi passi in politica nella storica sezione di Colle Oppio di Alleanza Nazionale che era guidata da Fabio Rampelli. La scintilla scocca lì con un romantico primo bacio durante una delle feste organizzate da Alleanza Nazionale nel 1995, ma la loro storia ha ufficialmente inizio solo nei primi anni 2000. «Ci siamo incontrati al partito e c'è stato un po' di tira e molla. Poi sono arrivate le figlie», aveva rivelato Arianna Meloni nel corso di un'intervista rilasciata al settimanale Chi nel novembre 2022 in cui ventilava anche l'ipotesi di convolare a nozze con Lollobrigida. «Mi sento come nel mezzo del triangolo delle Bermude: passo dal croccantino per il gatto alla Finanziaria, con una puntatina sulla Sanità. E ho anche due figlie adolescenti di 14 e 12 anni che cerco di seguire il più possibile», aveva aggiunto sempre in quella stessa intervista parlando delle figlie Vittoria e Rachele.

Sono stati molti gli attacchi che la coppia ha dovuto subire fin dalla nascita del governo Meloni con l'opposizione che accusava il presidente del Consiglio di familismo per aver nominato suo cognato ministro dell'Agricoltura. E le critiche non si sono fermate nemmeno quando Arianna è stata nominata responsabile della segreteria di Fratelli d'Italia. Ma non solo. Nell'aprile dell'anno scorso Il Fatto Quotidiano, prendendo come pretesto la polemica innescata da Lollobrigida sulla sostituzione etnica, aveva pubblicato delle vignette vergognose e di cattivo gusto sulla coppia. In quel periodo, infatti, era in atto una sorta di campagna mediatica volta a gettare fango su «Ari e Lollo».

Nel «Palazzo» si era sparsa la voce che il ministro dell'Agricoltura avesse avuto una relazione con una deputata di Fratelli d'Italia, Rachele Silvestri, da cui avrebbe avuto anche un figlio. La deputata arrivò persino a inviare una lettera al Corriere della Sera in cui rivelava di aver dovuto fare il test di paternità per tacitare le malelingue. «Mio figlio sarebbe, quindi, nato da una relazione clandestina, grazie alla quale io avrei anche ottenuto la mia candidatura. Riuscite soltanto a immaginare come mi sono sentita? Non bisogna essere una donna per capire lo schifo, la violenza, l'umiliazione. Mi chiedo: ma in quanti modi il corpo di una donna può essere violato, calpestato, abusato?», scrisse Silvestri. Arianna Meloni, sempre dalle pagine del Foglio, liquidò la vicenda con un secco commento: «Una cattiveria per colpire la mia famiglia». Ora, invece, in rete girano già battute di cattivo gusto sulla «famiglia tradizionale» della destra, mentre negli ultimi giorni è divampata la polemica su una possibile inchiesta giudiziaria nei confronti di Meloni senior.

Che evita di attaccare la magistratura e replica così: «L'attacco semmai è nei confronti di un certo giornalismo che mi tira in ballo di continuo descrivendomi alle prese da due anni con nomine e trame di potere». Una situazione che la svilisce perché «ovviamente chiosa Arianna Meloni - faccio politica a Roma da una vita, conosco davvero tante persone da molto tempo, a destra, che è il mio mondo, come a sinistra».

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