Armani disegna Giorgia: "Ha due attributi così"

Lo stilista discetta sul carattere della premier ma aggiunge: "Mi secca vederla piccolina fra tanti signori alti e eleganti"

Armani disegna Giorgia: "Ha due attributi così"
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«Giorgia Meloni ha due elementi importanti in corpo abbastanza robusti, non ce li ha ma è come se li avesse»: parola di Giorgio Armani. Un altro modo per dire: il carattere c'è ed è quello che conta. Al termine della sua attesissima sfilata per la Fashion Week di Milano, lo stilista è intervenuto in conferenza stampa per presentare il tema dei fiori d'inverno introdotti nella sua nuova collezione ma non ha dribblato le domande extra-moda, a partire da attualità e politica. Tra le stilettate alla frenesia della Settimana («sono stufo di vedere una matta che gira in mutande in via Montenapoleone a Milano») e le critiche tranchant per lo scarso interesse nei confronti della natura («il nostro pianeta ci garantisce la vita, invece noi viviamo come se non ci appartenesse»), Armani ha risposto così a un giornalista inglese che gli ha chiesto con tono piuttosto polemico cosa ne pensasse del «governo di estrema destra» guidato da Meloni: «Su politica e strategie che mette in atto non sono così competente. Mi secca a volte vederla così piccolina e minuta, negli incontri formali in Europa, in mezzo a tanti signori statuari ed eleganti, e lei con la sua giacchetta». Infine, un complimento dal punto di vista estetico: «Ha un bellissimo viso». Nessun attacco, nessuna stilettata, ma solo l'obiettività, senza mai tirarsi indietro. Come sempre del resto. «Sulla politica non sono così competente» è una frase che ascoltiamo troppo poco, anzi quasi mai, considerando la quantità di artisti e di sportivi - più o meno conosciuti - che parlano a sproposito, il più delle volte per una manciata di like.

Da quando è diventata capo del governo, Meloni ha abbandonato tailleur e colori pastello per vestire Giorgio Armani: già per i suoi primi look - dall'incarico ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella fino alla cerimonia della campanella a Palazzo Chigi - la leader di Fratelli d'Italia aveva scelto completi e accessori acquistati in una boutique della maison di Re Giorgio, trovando persino l'endorsement di Vanessa Friedmann, la temutissima giornalista di moda del New York Times. Per il suo primo appuntamento europeo, in quel di Bruxelles, la scelta era ricaduta su un completo giacca-pantalone blue navy con blusa chiara sempre di Armani. E ancora l'esordio alla Prima alla Scala da primo ministro, con un raffinato abito in velluto blu notte, con la scollature incrociata e le spalle scoperte, su cui era posata una stola ton sur ton. «Spero che l'abito sia all'altezza delle vostre aspettative», ironizzò rispondendo ai giornalisti a pochi minuti dalla prima del Boris Godunov.

Ma la scelta di Meloni di puntare su Armani non può sorprendere nemmeno i meno attenti: nominato Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, lo stilista nato a Piacenza è il simbolo del made in Italy nel mondo e non può che essere lui a vestire il capo del governo che ha istituito un ministero dedicato alle eccellenze del Belpaese e che riserva la massima attenzione alle eccellenze tricolori.

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