Arriva il verdetto sul terzo mandato: i nodi Zaia e De Luca

Domani la Consulta si esprime sulle deroghe per i governatori, decisi a ripresentarsi alle regionali

Arriva il verdetto sul terzo mandato: i nodi Zaia e De Luca
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Il d-day per Vincenzo De Luca e indirettamente per Luca Zaia (nella foto), è vicino, anzi vicinissimo. Domani i giudici di Palazzo della Consulta si pronunceranno sulla legittimità della legge 16/2024 della Regione Campania che consente la possibilità di un terzo mandato per il governatore, chiudendo o riaprendo la partita per una loro nuova candidatura.

È stata la Presidenza del Consiglio a impugnare la legge regionale campana, approvata nello scorso novembre, che consentirebbe all'attuale governatore Vincenzo De Luca di ricandidarsi oltre il limite dei due mandati. In udienza alla Consulta, interverranno gli avvocati dello Stato Ruggero Di Martino ed Eugenio De Bonis, mentre per la Regione Campania ci saranno gli avvocati Giandomenico Falcon, Aristide Police e Marcello Cecchetti. Relatore della causa è il giudice Giovanni Pitruzzella.

Se i giudici riterranno fondate le argomentazioni del governo, che sostiene l'impossibilità per una Regione di disconoscere la legge nazionale che limita a due i mandati dei presidenti, per i due governatori si chiuderà definitivamente la porta e partirà la corsa alla successione. Se invece la Consulta riconoscerà l'autonomia regionale su questa materia, De Luca potrà tornare in campo per la terza volta e anche Zaia ritenterà la corsa a Palazzo Balbi.

I contrari al terzo mandato ricordano che la Corte ha già bocciato la deroga al numero dei mandati, richiesta da alcuni sindaci di Comuni al di sopra di 15 mila abitanti. Ma c'è chi obietta che nel caso dei Comuni la Corte è intervenuta su una presunta disparità dimensionale (i comuni con una popolazione compresa tra i 5 e i 15mila abitanti possono concorrere per un terzo mandato, quelli sopra i 15mila no) mentre per quanto riguarda le Regioni quello da dirimere è un conflitto tra leggi regionali e nazionali. Per Zaia «la sentenza potrebbe cambiare l'ordine delle cose, altrimenti si andrà a votare a novembre». Per De Luca «in Italia si fanno le leggi elettorali per eliminare concorrenti sul territorio».

Lo stop al terzo mandato decreterebbe la fine di un'epoca per le due Regioni, da anni guidate da queste due figure di grande carisma. De Luca è ai vertici della Campania dal 2015 e Zaia dal 2010. Ma se, al contrario, la Corte decidesse di riconoscere l'autonomia regionale in materia, De Luca potrebbe continuare la corsa per la riconferma e Zaia si lancerebbe verso il suo quarto mandato.

Lo scorso anno la Lega aveva cercato di far passare un emendamento a favore del terzo mandato, ma il provvedimento era stato respinto in Senato con 112 voti contrari. I sostenitori del governatore veneto, peraltro, hanno già avviato una raccolta firme - che ha raggiunto 100mila adesioni - per la riconferma dell'ex ministro dell'Agricoltura ai vertici della Regione.

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