Atene, terremoto e paura. Il sisma spegne i telefoni

Scossa di magnitudo 5.1. Blackout di elettricità e comunicazioni. Due feriti, salvo il Partenone

Atene, terremoto e paura. Il sisma spegne i telefoni

Atene Gheorghia non ha più un filo di voce, quando i suoi parenti dall'Italia tentano di contattarla su watts'up per sapere come sta. Quindici secondi di puro panico, durante i quali i cittadini ateniesi e le migliaia di turisti presenti nella capitale greca e riversatisi in strada hanno temuto il peggio. Un forte terremoto di magnitudo 5.1 della scala Richter è stato registrato alle 14.13 di ieri con telecomunicazioni bloccate per ore.

Epicentro calcolato a Magoula, 25 chilometri a nord di Atene, come confermato dal direttore dell'Istituto nazionale greco di geodinamica Akis Tselenti. Il sisma è stato avvertito anche in altre province limitrofe come Beozia, Chalkida, Corintho. A seguire un'altra forte scossa da 4,3 con epicentro nella stessa zona. Ma la preoccupazione è concentrata sul monte Parnitha, già bersaglio di un precedente sisma del 1999 che provocò 42 morti e che gli esperti si augurano non diventi focolaio di altri episodi.

Subito sui social è scattata la corsa al video del sisma, con immagini di appartamenti che tremavano e calcinacci che letteralmente piovevano in strada. Lesioni sono segnalate nella sede del Tribunale di Atene, mentre i Vigili del Fuoco hanno ricevuto 76 richieste di intervento per aiutare cittadini bloccati in casa o in garage, o anche anziani che non riuscivano ad uscire dall'ascensore dove si trovavano al momento del sisma che ha interrotto l'energia elettrica. Nessun ferito grave è segnalato al momento, solo tre persone colpite di striscio dai calcinacci e tre crolli: si tratta di una palazzina disabitata situata nella centralissima Ermou Street, a due passi da piazza Syntagma dove si trova il Parlamento, che ha provocato danni a un veicolo parcheggiato nei pressi, una a Petralona sotto l'Acropoli, e un vecchio deposito fortunatamente inutilizzato all'interno del porto del Pireo.

La Grecia è da sempre stata colpita dai terremoti più forti d'Europa compresi anche due «Megathrust», ovvero particolarissimi episodi come quelli che nel 2011 hanno devastato Tohoku in Giappone. Lo scorso ottobre Zante è stata interessata da una scossa di 6,8 avvertita anche sulle coste joniche di Calabria e Basilicata. Mentre nel luglio di due anni fa una fortissima scossa da 6,6 colpì l'isola di Kos aprendo uno squarcio nel porticciolo e un mese dopo anche l'isola di Lesbos, atollo che tra l'altro diede i natali alla poetessa Saffo. È dell'agosto 1956 un terremoto dagli esiti più tragici, che provocò nelle isole del Dodecaneso 53 morti e un mini tsunami.

Andando ancora più indietro nel tempo va menzionato l'episodio del 1303 quando ci fu un terremoto di magnitudo 8 che fece migliaia di vittime e produsse anche un

gigantesco tsunami che si estese fino al delta del Nilo. Il peggiore di sempre si verificò nel 365 nell'isola di Creta, con una distruzione pressoché totale di moltissime città e con danni prodotti fino alle coste libiche.

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