Attacco a Düsseldorf, due italiane tra i feriti

Cade la pista della jihad, il responsabile dell'attentato è un kosovaro con problemi psichici

Attacco a Düsseldorf, due italiane tra i feriti

Berlino L'esercito nelle strade e la telesorveglianza a ogni angolo. Non è uno scenario orwelliano ma alcune delle misure di sicurezza alle quali sta lavorando la Germania. Ancora giovedì sera la Repubblica federale è stata scossa da un attentato, rivelatosi ore dopo l'opera di un uomo affetto da schizofrenia, che a molti ha ricordato quello dello scorso luglio a Würzburg. Il 20 di quel mese un giovane profugo afgano prese a colpi di ascia i pendolari di un regionale fermo nella stazione della cittadina bavarese (14 feriti gravi). Lo stesso è successo giovedì a Düsseldorf (nove feriti, fra i quali due donne di Bergamo) con una sola differenza: a Würzburg si era trattato di un attacco di matrice islamica, a Düsseldorf del gesto di un folle. Poche ore prima il fratello del 36enne kosovaro arrestato alla stazione dei treni si era rivolto alla polizia di Wuppertal per denunciarne la scomparsa.

L'attentatore aveva appena acquistato un'ascia e si era allontanato dalla propria abitazione farneticando di un complotto contro di lui. Accertata l'assenza di una pista jihadista, la governatrice socialdemocratica del Nord Reno-Westfalia Hannelore Kraft ha preso carta e penna per esprimere solidarietà alle vittime dell'attentatore: nel NRW si vota a maggio e la politica cerca in ogni modo di rassicurare i cittadini. Fra le ultime novità a livello federale c'è il maggiore coinvolgimento della Bundeswehr nella vita dei quotidiana dei tedeschi. Sebbene la Costituzione postbellica limiti rigidamente l'impiego dell'esercito fuori dal contesto militare, in questi giorni il governo ha dato avvio a un'esercitazione mista forze armate-polizia per addestrare le prime a compiti di antiterrorismo.

La rottura del tabù è stata spiegata dalla ministra alla Difesa Ursula von der Leyen: «La gente non capirebbe se in caso di un attacco noi non mettessimo le risorse dell'esercito a disposizione di tutti». Ancora sotto shock per l'attentato col tir al mercatino di Natale di Berlino che è costato la vita a dodici persone, oltre che all'antimilitarismo, i tedeschi dovranno abbandonare anche il loro tradizionale attaccamento alla privacy. Nel paese tormentato dalla Gestapo prima e dalla Stasi poi la tutela della riservatezza è sempre stata un assioma. Tuttavia dopo una seduta-maratona di una settimana, venerdì il Bundestag ha licenziato una legge che rende più semplice l'installazione e l'impiego di telecamere di sorveglianza in negozi privati, impianti sportivi, parcheggi, centri commerciali, stazioni e aeroporti. L'ultima parola in materia spetterà ai governi dei 16 Länder.

La legge mette anche la polizia in condizione di utilizzare nuovi strumenti tecnologici per leggere la targa delle automobili; infine i poliziotti potranno anche indossare le «body cam» durante lo svolgimento del loro lavoro. Misure necessarie, ha spiegato il governo davanti alle lamentele dell'opposizione, per tutelare la sicurezza pubblica.

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