L'autunno di fuoco di Draghi

Al rientro dalle vacanze estive l’agenda politica e parlamentare sarà ricca di temi e provvedimenti. I timori per il logoramento della maggioranza. Il lavoro di Draghi per mediare tra alleati

L'autunno di fuoco di Draghi

Se questa che stiamo vivendo è un’estate torrida a causa delle temperature il prossimo autunno si prospetta decisamente caldo. In questo caso, però, il meteo c’entra ben poco. Perché finita la bella stagione si terranno le elezioni Comunali, anche in grandi città. Un test per la larga maggioranza che sostiene il governo Draghi. Non è da escludere che la campagna elettorale possa influire direttamente sul governo, anche se non va dimenticato che ci si ritroverà nel mezzo del semestre bianco.

Quanto si è visto nelle ultime settimane potrebbe essere il segnale di quello che potrà accadere: maggioranza in continua fibrillazione, distinguo e veti incrociati. Del resto una coalizione che va dalla Lega a Leu è difficile immaginare che possa succedere il contrario. Per ora il premier ci ha messo una pezza. Ma a furia di tirare troppo la corda, questa può spezzarsi.

Chissà se la pausa estiva, un mese per il Parlamento e 15 giorni per il governo, aiuterà a calmare gli animi. L’autunno, come dicevamo, si preannuncia caldo. L'agenda politica e parlamentare, ricorda Italia Oggi, sarà ricca di temi e provvedimenti. Salutando i giornalisti prima delle vacanze, Draghi ha rivendicato il buon lavoro fatto finora ma ha anche affermato che al rientro il governo dovrà mettere in campo "la stessa determinazione, se non maggiore, per affrontare le sfide e le risposte che dobbiamo dare a problemi urgenti, gravi". Tra questi, ha evidenziato il premier, quelli che riguardano "il lavoro e la sicurezza".

Draghi ha elencato i temi, e ne sono davvero tanti, in agenda. Su tutti vi è la questione Covid-19: "Cosa temere di più nei mesi a venire? Dobbiamo essere sicuri di aver fatto di tutto per evitare che la pandemia si aggravi: che basti o no non lo sappiamo. Tutto viene fatto sulla base delle evidenze e dei dati di oggi", ha osservato il presidente del Consiglio. Altri questioni importanti da affrontare sono la scuola, le aziende in crisi, la riforma degli ammortizzatori sociali, l'agenda del Pnrr, la delega sulla riforma fiscale, la delega sulla concorrenza. E, come se non bastasse, altri due temi insidiosi per la tenuta della maggioranza: il reddito di cittadinanza e Quota 100.

Soprattutto su queste due questioni, spiega Marco Antonellis nel suo pezzo sul quotidiano economico, giuridico e politico, il premier si dovrà impegnare in prima persona in quanto si prevede che la battaglia sarà durissima. Non va dimenticato, infatti, che Rdc e Quota 100 sono i cavalli di battaglia rispettivamente del M5s e della Lega.

Tra i due ex alleati nel governo Conte non corre buon sangue. Pare quasi certo che nessuno dei due arretrerà di un millimetro dalle proprie posizioni. Il tutto a svantaggio della maggioranza, larga sì ma molto litigiosa.

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