Il Pd «crocifigge» Fabio Rampelli. E Nichi Vendola scomoda «Erode» per affibbiarlo alla destra. Lo scontro sui figli delle coppie gay manda in escandescenza la sinistra radicale.
Il vicepresidente della Camera è il nuovo bersaglio delle opposizioni dopo l'uscita infelice nel corso del programma In Onda su La 7: «Se due persone dello stesso sesso chiedono il riconoscimento, e cioè l'iscrizione all'anagrafe, di un bambino che spacciano per proprio figlio significa che questa maternità surrogata l'hanno fatta fuori dai confini nazionali» - dice l'esponente Fdi nel corso della trasmissione.
Il Pd insorge e scatena l'inferno: «Una frase cattiva, non soltanto nei confronti delle coppie che scelgono di accogliere con amore un figlio, ma soprattutto nei confronti dei figli stessi, che nemmeno possono difendersi da questa violenza. Si spacciano per politici degni del governo del Paese» - attacca subito Pina Picierno, europarlamentare. Il leader di Azione affonda il coltello: «La lista degli statisti di Fratelli d'Italia si allunga ogni giorno di più. Ci sarà una fine? Ai posteri». In difesa del numero due di Montecitorio si schiera il ministro della Famiglia Eugenia Roccella: «Spacciare evoca altre cose, magari il termine non è corretto, ma la verità è quella che ha detto Rampelli. La nostra legge che per essere adottati ci vogliono un padre e una madre». Nella bufera riappare Vendola che si lascia a uno dei suoi commenti prosaici: «Oggi 19 marzo è la festa del papà, usata anche quest'occasione per fare polemica contro le famiglie arcobaleno, per dire che ci sono dei papà di serie A e dei papà di serie B. È curioso ricordare che oggi è San Giuseppe, che è il simbolo, è l'icona della paternità. Peccato che San Giuseppe non fosse il papà biologico di suo figlio, fosse un papà sociale, un papà d'anima, un papà spirituale. Io non so se San Giuseppe è tra i riferimenti del cristianesimo esibito della destra, vedendo le polemiche attuali direi che è più Erode un riferimento per questa destra, magari lo chiedano al ministro Sangiuliano. E comunque, bando a quelli che emettono volgarità anche in un giorno come questo, e auguri, auguri a tutti i papà del mondo».
Rampelli dal suo profilo social rilancia: «Auguri a tutti i papà consapevoli di non poterlo essere senza una mamma. Affermazione tutt'altro che banale di questi tempi perché c'è chi ha scambiato le persone per oggetti o animali o specie arboree e i bambini per puffi, a proposito di peluche. Auguri a tutti i papà consapevoli di non poterlo essere senza una mamma, a coloro che impossibilitati ad avere figli perché amano un altro uomo tengono per sé il loro desiderio e non compiono scelte egoistiche a danno delle donne di cui acquistano l'ovocita e affittano l'utero per nove mesi e dei bambini, destinati a crescere in una vita tormentata, semplicemente perché desidererebbero avere una mamma come natura prevede». Il Pd non ferma il fuoco: «Nelle parole di Rampelli solo cattiveria. Nessun rispetto per gli altri, per chi la pensa diversamente da lui, per chi vive una realtà che c'è, per quanto a Rampelli possa non piacere. Un linguaggio inaccettabile nei confronti dei bambini. Questa è la destra che governa il Paese» rincara su Twitter il presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi. La maggioranza però sembra compatta e rilancia con l'accelerazione per il via libera alla proposta di legge a prima firma di Carolina Varchi (Fdi) per includere anche alla maternità surrogata commessa all'estero da cittadino italiano le pene previste dalla legge n.
40/2004 sulla procreazione assistita: la reclusione da tre mesi a due anni e una multa da 600mila a un milione di euro. Fratelli d'Italia chiederà l'immediata calendarizzazione in commissione Giustizia della proposta di legge.
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