Il sistema bancario è in buona salute. Ieri il governatore Visco ha ricordato che «per quest'anno e per il 2024 viene previsto un Roe (redditività del capitale; ndr) in media vicino all'8% e nessuno dovrebbe chiudere l'esercizio in perdita». Bisogna, però, tenere la guardia alta. «In prospettiva - ha aggiunto - non va escluso un incremento anche significativo delle rettifiche su crediti» che «potrebbero salire, in rapporto al totale dei finanziamenti, da meno di mezzo punto percentuale a quasi un punto quest'anno, ancora la metà rispetto al picco toccato nel biennio 2013-14 a seguito della crisi dei debiti sovrani». Proprio per aumentare il controllo sulla qualità del capitale e degli attivi, vista l'incertezza che caratterizza la congiuntura, anche i requisiti patrimoniali delle banche più piccole «saranno fissati su livelli più elevati rispetto al passato, colmando quasi completamente il divario» con quelli stabiliti per le banche più grandi vigilate dalla Bce.
Il messaggio è chiaro: occorre un surplus di prudenza ora per evitare che il sistema bancario si trovi in difficoltà successivamente, provvedendo ad accantonamenti rigorosi dopo anni di aumenti di capitale e pulizia dei bilanci. «Speriamo che prima o poi se ne accorgano che ormai il capitale è addirittura in eccesso», ha commentato l'ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna (in foto), padrone di casa del convegno.
«Chi ci dà i soldi per fare impresa prima o poi il conto ce lo chiede, anche il regolatore ne deve tenere conto, forse sarebbe il momento di uscire un po' da questo rigore», ha aggiunto confermando di non essere in corsa per rilevare Monte dei Paschi.
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