Bankitalia, Pd contro la riconferma di Visco

Il Pd presenta una mozione perché in Bankitalia venga indivduata al posto di Visco "una figura più idonea a garantire nuova fiducia"

Bankitalia, Pd contro la riconferma di Visco

"Serve una figura più idonea a garantire nuova fiducia in Bankitalia". È la mozione che il Partito democratico ha presentato alla Camera.

Nel testo non si fa mai esplicito riferimento all'attuale governatore della Banca d'Italia, ma il rimando a Ignazio Visco è chiaro: si chiede infatti al governo un impegno ad "individuare la figura più idonea a garantire nuova fiducia nell'istituto, tenuto conto anche del mutato contesto e delle nuove competenze attribuite alla Banca d'Italia negli anni più recenti".

Nella mozione - anticipata dall'Ansa e riportata dall'Huffington Post - i deputati hanno ricordato come la nomina di Visco risalga a novembre 2011 "ed è, pertanto, imminente l'obbligo di procedere al rinnovo della carica". "Si tratta di una scelta particolarmente delicata", continua la mozione, "L'efficacia dell'azione di vigilanza della Banca d'Italia è stata, in questi ultimi anni, messa in dubbio dall'emergere di ripetute e rilevanti situazioni di crisi o di dissesto di banche, che a prescindere dalle ragioni che le hanno originate - sulle quali si pronunceranno gli organi competenti, ivi compresa la Commissione d'inchiesta all'uopo istituita - avrebbero potuto essere mitigate nei loro effetti da una più incisiva e tempestiva attività di prevenzione e gestione delle crisi bancarie".

I deputati democratici ricordano inoltre che in questi anni le situazioni di crisi delle banche hanno costretto governo e Parlamento "ad approvare interventi straordinari per tutelare, anche attraverso l'utilizzo di risorse pubbliche, i risparmiatori e salvaguardare la stabilità finanziaria, in assenza dei quali si sarebbero determinati effetti drammatici sull'intero sistema bancario, sul risparmio dei cittadini, sul credito al sistema produttivo e sulla salvaguardia dei livelli occupazionali".

La mozione è stata approvata con 213 sì, 97 voti contrari e 99 astensioni, ma il governo ha smussato i toni. Il governo, con il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, ha dato sì parere favorevole alla mozione targata Pd, ma condizionandolo alla riformulazione del testo. Una riscrittura - in realtà sono state eliminate dalla mozione alcune righe - che aveva l'obiettivo di smussare i toni. Ma è comunque rimasta intatta la richiesta dei dem di trovare una "figura più idonea".

Ma mozioni contro la conferma di Visco sono state presentate - e bocciate - anche da M5S e Lega, mentre FdI ha chiesto le "dimissioni dell'attuale governatore" e Sinistra italiana la sua proroga per un anno, al fine di "arrivare a una nomina che abbia la necessaria legittimazione politica e sia, pertanto, espressione di un Parlamento ed un governo frutto delle imminenti elezioni".

Il premier Paolo Gentiloni ha invece assicurato che nel Consiglio dei ministri di oggi non si è parlato della riconferma del governatore di Banca d'Italia Ignazio Visco. Sulla vicenda è poi intervenuto il segretario del Pd, Matteo Renzi: "Io non ho ruolo in questa vicenda. Sono uno molto rispettoso delle istituzioni penso quindi che il compito appartenga al presidente del Consiglio che si chiama Paolo Gentiloni. Farà il governo le valutazioni che deve fare secondo un iter che prevede l'intervento del Presidente della Repubblica. Il Pd non ha messo in discussione le regole del gioco o il rispetto istituzionale. Il corso istituzionale prevede che il governo faccia la propria parte. La mia opinione sul passato l'ho scritta in un libro.

Non ci prendiamo in giro, secondo me tante responsabilità e tanti ruoli, anche dei vertici della Banca d'Italia, devono essere valutati. In questi anni il Pd non è certo responsabile della crisi delle banche, spero che anche gli altri possano dire lo stesso".

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