Barbecue, gazebo e motori. Yacht cafone nell'oasi protetta

L'equipaggio del 60 metri Usa sbarca sull'arenile per organizzare un party. Arriva la Guardia costiera

Barbecue, gazebo e motori. Yacht cafone nell'oasi protetta
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Il pollo arrosto della nonna avvolto in carta bio no. Il maxi barbecue ad emissioni tossiche sì. La radiolina vintage sintonizzato su un programma di storia no, le casse che fanno vibrare anche le patelle attaccate allo scoglio sì. La barchetta a remi per avvicinarsi alla riva no, due motori da 450 cavalli montati sul gommone carenato perfetto per trasportare pezzi di location cafone e futuriste sì. Scene di ordinaria prepotenza estiva. Il Mc yacht da sessanta metri battente bandiera americana, di proprietà di un Mc milionario di una catena di panini ha «parcheggiato» proprio davanti alla spiaggia di Talmone vicino a Palau (Sardegna).

Ha gettato l'ancora nella prima mattina di domenica ed è iniziata la festa sotto lo sguardo attonito dei bagnanti. Nella paradisiaca fetta di mare in cui praticamente tutto è vietato tranne nuotare secondo un'ordinanza emessa dalla Regione Sardegna, i Mc villeggianti hanno iniziato ad allestire un Mc party. Per organizzare il tutto, il Mc equipaggio ha iniziato ad andare e venire dal panfilo alla spiaggia a bordo di potentissimi tender a motore (vietati fino alla spiaggia) hanno scaricato Mc barbecue, Mc cucine, Mc casse per l'impianto stereo, Mc gazebo che parevano rubati dal set di Star Trek, Mc fornelli, Mc cibo e naturalmente Mc ospiti... Hanno perfino montato una Mc rete per la partita di pallavolo e hanno acceso Mc fuochi.

E pensare che per i «normali» avventori l'area è protetta da mille vincoli e divieti, per esempio non si può occupare la battigia con ombrelloni, sdraio o sedie.

Pare improbabile che nessuno dell'equipaggio dello yacht «Rock It» (appartiene al Ceo founder di una catena di paninoteche con un patrimonio stimato di 1,7 miliardi di dollari) non parli italiano o ignori le regole del mare «ospitante». Così tutti quelli che hanno assistito alla surreale «occupazione» hanno deciso di propendere per un altro tipo di spiegazione. Come ha raccontato una rappresentante dell'associazione gli «Amici di Talmone» che si trovava per caso in spiaggia in quelle ore: «L'estate dei cafoni continua, con danni irreparabili sull'ambiente. Il problema si è verificato anche a causa della mancanza di cavo tarozzato per delimitare la zona di balneazione rende ancora più difficile la situazione di chi nuota entro 200 metri dalla riva. Per interrompere quel via vai è stato necessario l'intervento della Guardia Costiera». Che verso le sedici ha fatto smontare l'abusiva location e ha rimandato i Mc festaioli sul loro Mc yacht.

Seguiti da fornelli, tende, avanzi di cibo, bottiglie vuote e dagli applausi liberatori dei bagnanti vessati fino a quel momento da una cultura marittima più adatta alla sterminata costa del Connecticut che ai minuscoli, turchesissimi paradisi a misura di Italia e di italiani.

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