Quella per il controllo del Donbass è considerata la battaglia decisiva della guerra. Un obiettivo ormai dichiarato ufficialmente dal generale Rustam Minnekayev, vice comandante delle forze del distretto militare della Russia centrale, che per la prima volta due giorni fa ha messo in chiaro che Mosca vuole il controllo totale dell'Ucraina meridionale. E l'attacco di ieri ad Odessa sembra rientrare proprio nell'annunciato disegno di aprirsi un corridoio verso la Transnistria, territorio della Moldavia ai confini con l'Ucraina occidentale controllato dai separatisti filorussi.
Gli sforzi delle truppe di Mosca nel sud del Paese in questa seconda fase del conflitto, arrivato oggi al suo sessantesimo giorno, sono evidenti. Ma sugli esiti dell'offensiva continuano ad esserci notizie discordanti. Secondo l'intelligence britannica, malgrado l'intensificarsi dell'attività militare in questa area, nelle ultime 24 ore i russi non hanno compiuto alcun progresso a causa dei contrattacchi ucraini che ne ostacolano l'avanzata. Per Kiev, invece, le truppe di Mosca hanno conquistato decine di piccoli centri del Donbass, dove continuano intensi i combattimenti nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Olena Symonenko, consigliera dell'ufficio di presidenza ucraina, ha ribadito in Tv che in un giorno sono caduti in mano russa non meno di 42 piccoli centri solo nel Donetsk. È in questo territorio, secondo gli 007 ucraini, che Mosca sta preparando «una nuova offensiva su larga scala, puntando a identificare i punti di maggiore vulnerabilità dell'esercito di Kiev e ridistribuendo tutte le truppe dalla Bielorussia all'Ucraina orientale».
Kiev si appresta a resistere anche qui. «Tutti i gruppi tattici che sono stati finora ammassati in Bielorussia, vicino ai nostri confini settentrionali, sono ora ridistribuiti nell'Ucraina orientale», dice Vadym Skibitsky, rappresentante della direzione generale dell'intelligence del ministero della Difesa dell'Ucraina. Già ieri l'artiglieria non ha dato tregua. Due civili sono stati uccisi in un bombardamento nella regione di Luhansk e altre due persone sono rimaste ferite nell'attacco che ha preso di mira la località di Zolote, sulla linea del fronte. Per evitare le atrocità già viste altrove sulla popolazione, si sta tentando di evacuare quanti più abitanti possibile dalle regioni di Donetsk e Luhansk, grazie anche allo sforzo delle ferrovie ucraine che ieri hanno messo a disposizione un treno gratuito partito nel pomeriggio da Pokrovsk.
Ieri nell'attacco ad un posto di comando russo vicino alla città di Kherson, altra località strategica vicino alla Crimea, le forze ucraine hanno ucciso due generali russi e un terzo è in condizioni critiche. Salgono così a 17 gli alti ufficiali dell'esercito di Mosca morti sul campo di battaglia dall'inizio dell'invasione. Altro successo ucraino a Kharkiv, dove l'esercito ha riconquistato tre località occupate dai russi, nel distretto di Derhachi. Ma anche in questa aerea i bombardamenti non hanno dato tregua alla popolazione che, come nel resto dell'Ucraina, si prepara a festeggiare la Pasqua. Quattro i civili uccisi.
Sul fronte diplomatico si continua intanto a lavorare per cercare un cessate il fuoco.
Il consigliere del capo dell'ufficio del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, ha detto che le consultazioni con i Paesi potenzialmente garanti della sicurezza dell'Ucraina potrebbero essere chiuse entro una settimana: «Sono in corso consultazioni con i Paesi che hanno accettato di discutere le garanzie che possono assumere. Naturalmente, ci saranno diverse garanzie».
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