Un battaglione di 70 droni colpisce un'altra base in Russia

I velivoli senza pilota sono la vera arma segreta di Kiev. Anche perché Mosca è a corto di missili S-400 delle batterie difensive

Un battaglione di 70 droni colpisce un'altra base in Russia
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Che siano MQ-9 Reaper e Switchblade 300 di fabbricazione americana, piuttosto che Dragon e Splash di produzione locale, i droni ucraini scorrazzano indisturbati tra i cieli russi danneggiando attrezzature militari. Per Mosca gli aeromobili a pilotaggio remoto di Kiev sono diventati una vera e propria spina nel fianco, per l'Ucraina rappresentano invece l'unica risposta concreta ai successi della Russia nelle operazioni di campo. L'ultimo blitz risale a ieri mattina, quando una settantina di velivoli senza pilota hanno attaccato prima la base aerea di Morozovsk (Rostov), situata a circa 170 km dal confine, e sede di un reggimento dell'aviazione equipaggiato con decine di cacciabombardieri, molti dei quali danneggiati, poi il polo chimico di Kamensk-Shakhtinsky. Nelle stesse ore altri droni hanno provocato l'esplosione di un gasdotto a Storozhivka, nella regione di Saratov, a ben 800 km dal confine ucraino. Ancora una volta gli apparati di protezione dei cieli russi non hanno funzionato a dovere. Mosca sarebbe a corto di missili S-400, i migliori vettori in circolazione per annientare i droni. L'artiglieria fa quello che può, spesso condotta nelle operazioni di difesa da tecnici e soldati di scarsa professionalità, visto che il grosso dell'esercito si trova tra il Donbass, la Crimea e Zaporizhzhia. A soccorrere Putin è pronta Pyongyang: il ministro della Difesa della Corea del Nord ha annunciato il trasferimento di 4,8 milioni di proiettili di artiglieria in container.

Se a Lucerna si tenta di porre le basi per la pace, in Svezia si è rischiata l'escalation. I jet da combattimento scandinavi hanno infatti intercettato un caccia russo Su-24 mentre violava lo spazio aereo a Est dell'isola Gotland. I jet Gripen di Stoccolma l'hanno accompagnato sulle rotte prestabilite, ma il ministro degli Esteri Billstrom, che ha definito l'episodio inaccettabile, ha convocato l'ambasciatore russo Tatarintsev.

Nell'843° giorno di battaglia, le forze russe hanno dispiegato sistemi missilistici antiaerei Bastion in Crimea. L'esercito ucraino sta facendo arretrare i nemici a Serebryansk (Kreminna). In previsione delle munizioni e delle armi promesse dagli alleati, i soldati di Kiev stanno adottando una difesa elastica, dividendo la linea del fronte in tre cinture difensive. Nel Belgorod ci sono due vittime a seguito di un bombardamento ucraino.

Un'epidemia di febbre tifoide sarebbe scoppiata tra i militari ucraini nella regione del Kherson. Truppe ucraine in difficoltà a Yampol, sulla direttrice per Rivne. A Chasov Yar i soldati della 24a brigata meccanizzata di Kiev continuano a mantenere la linea.

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