La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, è tornata a parlare dello scudo anti spread al forum di Sintra, in Portogallo. «Lo strumento non è in contrasto con il rialzo dei tassi», ha spiegato, «ma al contrario ne è una precondizione».
Il nuovo strumento non dovrebbe essere più collegato a un piano di risanamento del Mes, ma alle condizioni meno severe del Next Generation Eu o della Commissione Ue. Agirà per non creare «frammentazione finanziaria», ovvero un'eccessiva discrepanza tra gli spread dei Paesi dell'Unione europea.
Nella prossima riunione del 21 luglio è stato confermato il primo aumento di 25 punti base dei tassi d'interesse, poi a settembre un altro ritocco più sostanzioso se il dato sull'inflazione dovesse peggiorare. «Il processo di normalizzazione della politica monetaria della Bce proseguirà in modo determinato e sostenuto», prosegue la banchiera centrale. Il rialzo tuttavia seguirà principi «di gradualità e opzionalità». Questo significa adattare la politica monetaria e le decisioni sulla base dei dati e delle possibili variazioni dello scenario economico, cosa che «può essere una strategia prudente in tempi incerti», perché «l'opzionalità consente di reagire velocemente ai dati sull'economia e alle aspettative sull'inflazione e, se i fattori di incertezza si attenuano, ottimizzare il percorso come necessario».
Piazza Affari ieri ha reagito
bene (+0,79%), con il differenziale tra Btp e Bund tedeschi calato a 203 punti base (-3,1%) e con i principali titoli bancari, da Intesa Sanpaolo a Unicredit, che hanno chiuso la giornata di Borsa in territorio positivo.
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