La benedizione in chiesa per le coppie omosessuali continua a far discutere. Papa Francesco (nella foto) ha voluto precisare alcuni aspetti della novità dottrinale. Il chiarimento è arrivato ieri, durante il dialogo svoltosi tra il pontefice argentino e i sacerdoti della diocesi romana, presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano. «Benediciamo le persone, non le associazioni», ha esordito l'ex arcivescovo di Buenos Aires. «Benediciamo i politici, benediciamo anche questi fratelli», ha proseguito Jorge Mario Bergoglio. La chiesa africana, con buone probabilità, non darà seguito alle nuove indicazioni sulle benedizioni delle coppie omosessuali decise dall'ex Sant'Uffizio in armonia con il pontefice. I vescovi africani, con il cardinal Sarah in testa, hanno già preso posizione pubblica in materia. Per il tradizionalismo africano, sarebbe una mossa ritenuta eccessiva. E il cardinale Angelo De Donatis, vicario generale di papa Francesco, ha spiegato che proprio «rispondendo a sollecitazioni di un cardinale africano il pontefice ha chiarito la situazione: l'intenzione del provvedimento è quella della benedizione alle persone». E quindi non le organizzazioni Lgbt.
Due giorni fa, il segretario di Stato Pietro Parolin aveva deciso d'intervenire sulla
novità, che è stato introdotta dalla dichiarazione dottrinale Fiducia Supplicans del cardinal Fernandez. Il cardinale Parolin ha definito la questione come un «punto delicato» che necessiterà di «ulteriori approfondimenti».
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