L a giornata di ieri, per Berlusconi, è stata tutta rossonera. «È veramente molto addolorato d'aver dovuto lasciare il suo Milan - confida un parlamentare che da poco ha parlato con lui - Ma è convinto che solo così la squadra potrà tornare sul tetto del mondo».
Un ritorno ai vertici auspicato anche sul fronte politico dove i sondaggi sembrano sorridere al centrodestra. Già in testa rispetto agli avversari del Pd e del Movimento 5 Stelle, il centrodestra cresce anche grazie all'ultima «operazione agnelli». Pare che il video con «fiocco di neve», l'agnellino appena nato e nutrito col biberon da un Cavaliere a gambe incrociate, abbia fatto breccia. «E dire che qualche azzurro era scettico sull'operazione - continua l'anonimo senatore forzista - Invece, anche questa volta, ha ragione il presidente: pare che il salvataggio dei cinque agnellini abbia avuto un fortissimo apprezzamento tra gli animalisti. Berlusconi è apparso com'è: dolce, umano, sincero».
La svolta animalista del leader di Forza Italia non è recente ma è tanto forte da costituire uno dei rami dell'Albero delle libertà, programma al quale il Cavaliere si dedica senza sosta. Ripete: «In Italia ci sono 8 milioni di cani e 12 milioni di gatti. Abbiamo fatto un sondaggio e l'86% degli italiani li considera membri della famiglia. Chi maltratta un animale, chi lo uccide o lo addestra per lotte con cane contro cane deve essere punito anche con la prigione».
Ma gli animali rappresentano soltanto una fetta della vita dei cittadini e a questo proposito l'ex premier continua quelle che chiama le «selezioni»: incontri sia a villa Gernetto sia ad Arcore con categorie e rappresentanti delle professioni. «Sono molto soddisfatto - s'è confidato - Ho parlato con moltissime persone che hanno idee, progetti, proposte per trovare soluzioni ai troppi problemi che attanagliano gli italiani». Un'attenzione particolare Berlusconi la riserva alla questione fiscale, vero nodo che strozza la nostra economia. Non a caso il giudizio sul Def appena approvato dal Consiglio dei ministri viene bocciato senz'appello: «È pure saltato il taglio dell'Irpef. La sinistra sa solo mettere le mani in tasca agli italiani».
Ecco perché Berlusconi vede la riscossa all'orizzonte. Sui rapporti con gli alleati Salvini e Meloni non ci sono particolari novità anche se in Forza Italia si certifica che «siamo in una fase di disgelo». Lo impone un po' di sano realismo: uniti si vince, divisi si perde. Ecco perché per le prossime amministrative s'è trovata la quadra dappertutto anche se Salvini non manca di rimarcare: «Con Berlusconi, alle amministrative è più facile fare l'accordo. A livello politico non sono disposto a fare un accordo a tutti i costi».
Giorgia Meloni, invece, spiega il presunto gelo con Salvini: «Il mio rapporto con lui è immutato. Siamo alleati solidi nonostante il continuo tentativo di divaricarci. Il mio rapporto con Berlusconi è migliorato e continueremo a lavorare in questo senso. Lavoriamo per arrivare a un centrodestra unito e coeso».
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