Nessun appoggio esterno al Conte bis, ma un'opposizione costruttiva nell'emergenza coronavirus. Silvio Berlusconi chiarisce la posizione di Forza Italia e ridisegna gli equilibri nel centrodestra, nel giorno in cui viene presentato il piano azzurro per la ripartenza. Allontana polemiche e manovre politiche, dicendo che non è il momento di provocare una crisi e di immaginare nuove maggioranze. Ma si smarca ancora una volta da Lega e Fdi, soprattutto sugli aiuti Ue e il Mes, pur precisando che «la coalizione non si spaccherà certo su questo».
In un'intervista mattutina a Radio24 e poi in una lettera letta dal vicepresidente Antonio Tajani alla presentazione pubblica delle proposte di Fi, il Cavaliere accentua l'immagine «responsabile» del suo partito e, se non risparmia critiche al governo, in particolare ai grillini, avverte Matteo Salvini e Giorgia Meloni: «Dire no al Mes e rinunciare a 36 o 37 miliardi che ci verrebbero prestati a tasso zero e senza condizioni, mi pare un pregiudizio assurdo e insensato. Immagino che per alcuni sovranisti opporsi sia un pretesto per allontanare il nostro Paese dall'euro e dalla stessa Ue, rendendo impossibile aiutarci ai nostri partner europei. Tanto accanimento da parte dei 5Stelle altrimenti non si spiegherebbe. Non posso neppure immaginare, però, che i nostri alleati siano mossi dalle stesse ragioni dei grillini».
La distanza da Salvini e Meloni aumenta e almeno al voto sul Mes Fi si troverà sul fronte opposto, probabilmente a controbilanciare defezioni di grillini ribelli dell'ala movimentista. Il Cav ricorda che il suo partito rappresenta «con orgoglio e coerenza in Italia il Ppe, la maggiore famiglia politica d'Europa», che ha ottenuto a Bruxelles maggiore disponibilità negli aiuti ai Paesi colpiti dal virus. «Siamo lontani dal sovranismo che io considero responsabile di molti dei mali che affliggono l'Europa», sottolinea. E aggiunge che a Bruxelles ci sono stati «lentezze e ritardi dovuti alle resistenze dei partiti sovranisti, forti in alcuni paesi del Nord». Una stoccata agli alleati di Lega e Fdi molto esplicita, nel momento in cui Salvini perde consenso e inciampa nelle sue stesse proposte, tanto che anche la Meloni prende le distanze dall'idea di mobilitare la piazza contro il governo.
Sull'Ue il leader di Fi non si sente di dare «un giudizio tanto severo», perché ora sta rispondendo all'emergenza «meglio del nostro governo». Berlusconi approva il Mes, ma dice che lo strumento più importante atteso da Bruxelles è il Recovery fund e che serve al più presto, perché «alla fine del 2020 sarebbe troppo tardi». E poi ci sono i fondi di Bei e Sure, Fi sostiene l'intero pacchetto da oltre 2 mila miliardi e le proposte azzurre puntano ad utilizzare al meglio tutti e 4 gli strumenti europei, per evitare patrimoniale e inasprimento delle tasse e introdurre flat tax e moratoria fiscale per tutto l'anno. Berlusconi critica il governo per una fase 2 «molto confusa, incerta, piena di contraddizioni» e si augura che la smetta di voler fare «tutto da solo, con cattivi risultati, e cominci davvero a collaborare».
Oggi gli azzurri voteranno lo scostamento di bilancio, pur chiedendo di più - 75 miliardi di deficit e non 55 - mentre non appoggiano la sfiducia
al ministro dell'Economia Gualtieri, proposta da Salvini. Però Berlusconi precisa: «Un conto è la collaborazione istituzionale nell'emergenza, altro è un sostegno al governo, per il quale non vi saranno mai le condizioni».
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