Da Berlusconi l'ok al Rosatellum: "Ma non voteremo la fiducia"

Berlusconi sulla nuova legge elettorale: "Serve al Paese". Ma sul voto avverte: "Capiamo la fiducia ma non saremo in Aula"

Da Berlusconi l'ok al Rosatellum: "Ma non voteremo la fiducia"

"Forza Italia ha da sempre ritenuto fondamentale fare la legge elettorale in Parlamento, non si può andare alle prossime elezioni politiche con due sistemi frutto di altrettante sentenze della Corte costituzionale". Al termine di una lunga giornata, che ha portato il governo a mettere la fiducia sulla nuova legge elettorale, Silvio Berlusconi traccia le prossime mosse di Forza Italia dinnanzi alla sfida dei prossimi giorni. E mette in chiaro che i parlamentari azzurri, al momento di votare la fiducia al Rosatellum, lasceranno l'Aula. "Da forza politica di opposizione - spiega - abbiamo deciso di non partecipare ai voti che riguarderanno le fiducie chieste dall'esecutivo".

La legge elettorale spacca definitivamente la sinistra. Il Movimento 5 Stelle e i partiti della sinistra hanno deciso di spostare fuori dal Palazzo la protesta contro la riforma della legge elettorale e, soprattutto, contro la decisione di maggioranza e governo di porre la questione di fiducia: un atto giudicato "eversivo". Ma niente Aventino. La protesta di piazza non sostituirà quella in Aula. E i prossimi due giorni (il via libera definitivo è atteso per giovedì sera) saranno fondamentali per vedere la luce della nuova legge elettorale. "La maggioranza che sostiene Paolo Gentiloni -interviene Berlusconi - ha ritenuto di dover chiedere al governo di porre la questione di fiducia per approvare presto e bene il provvedimento in questo ramo del parlamento". Pur capendo questa esigenza, da forza politica di opposizione, il Cavaliere ha deciso di "non partecipare ai voti che riguarderanno le fiducie chieste dall'esecutivo". "Diremo sì, invece, e lo faremo con convinzione, in modo compatto e leale, al voto finale".

Berlusconi si dice "fiducioso" per il via libera a Montecitorio e spera, allo stesso tempo, che la nuova legge elettorale possa essere approvata anche al Senato "con la più larga maggioranza possibile, in modo da dare al Paese un sistema di voto degno di questo nome" e "poter andare a elezioni, nel 2018, in modo ordinato e alla scadenza fisiologica della legislatura". D'altra parte tutti i parlamentari di Forza Italia sono stati impegnati, nelle ultime settimane, nel delicato percorso per l'approvazione in Parlamento di una nuova legge elettorale. "Rispondendo responsabilmente ai ripetuti moniti del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - ricorda il Cavaliere - abbiamo già nello scorso mese di giugno messo al servizio del Paese e delle istituzioni il nostro senso dello Stato per costruire, cercando il più largo consenso possibile tra le altre forze politiche, un sistema di voto omogeneo tra Camera e Senato e che garantisca allo stesso tempo rappresentanza e governabilità".

Dopo alcuni incidenti parlamentari, la maggioranza delle forze politiche si sono accordate sul Rosatellum bis, un sistema che ricalca il vecchio Mattarellum con due terzi dei seggi assegnati con un sistema proporzionale e un terzo con collegi uninominali maggioritari.

"Non è la legge che sognavamo - mette il chiaro Berlusconi - ma dato lo scenario attuale riteniamo che questo compromesso sia il miglior risultato possibile". "E proprio perché questo sistema scontenta un po' tutti, pensiamo - conclude il leader di Forza Italia - che questa volta si possa arrivare al traguardo".

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