Berlusconi in ospedale per una polmonite. "Reagisce alla terapia"

"Terapia intensiva": due termini mettono seriamente in allarme a fine mattinata. Fanno capire che stavolta non è il solito ricovero cui ci ha abituato Silvio Berlusconi

Berlusconi in ospedale per una polmonite. "Reagisce alla terapia"

«Terapia intensiva»: due termini mettono seriamente in allarme a fine mattinata. Fanno capire che stavolta non è il solito ricovero cui ci ha abituato Silvio Berlusconi, che da anni entra ed esce dal San Raffaele di Milano, spesso per controlli, a volte per interventi seri che però si scoprono in genere solo dopo e comunque vengono superati.

Ora, invece, ha tutta l'aria di un fatto d'urgenza. Si saprà che, nella villa di Arcore, alle 5 di mattina il suo respiro si fa difficoltoso, tutti si preoccupano, allertano il medico personale da 30 anni del Cavaliere, Alberto Zangrillo e lui decide di ricoverarlo subito. L'arrivo in auto a mezzogiorno all'ospedale, dicono in «affanno respiratorio», poi il termine viene rettificato, ma insomma il problema sembra lì, ai polmoni. Berlusconi viene sottoposto alla tac e alle analisi del sangue, non entra nella sua solita stanza al San Raffaele ma appunto nella sala di terapia intensiva del reparto di cardiochirurgia. Le voci sono quelle di polmonite, ma anche di cuore, problemi cardiovascolari dicono all'ospedale. E oltre agli antibiotici, che è il minimo, avrebbe bisogno del respiratore. Il leader azzurro è stato ricoverato per 3 giorni allo stesso San Raffaele da lunedì 27 marzo, controlli di routine si era detto, ma solo 5 giorni dopo vi rientra. I due fatti non possono non essere correlati. Infatti, il sospetto poi confermato è che si possa trattare di un'infezione polmonare non completamente risolta, che di nuovo si è manifestata.

La famiglia si precipita accanto al leader di Forza Italia, 86 anni, a cominciare dalla figlia Marina e dal fratello Paolo, la moglie Marta Fascina è arrivata con lui. Ecco tutti gli altri figli in visita, e nel primo pomeriggio anche Licia Ronzulli, capogruppo al Senato. Arriva poi il vecchio amico Fedele Confalonieri. Nessuno nega la preoccupazione, però non si percepisce paura vera, c'è un cauto ottimismo. «Reagisce bene alla terapia», filtra la notizia. Al settore Q, primo piano sotterraneo, dirige il reparto appunto Zangrillo e gli unici che possono entrare sono i familiari di Berlusconi.

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani si trova a Bruxelles per la riunione dei suoi omologhi della Nato ma è in contatto costante con chi è vicino al Cav e a fine mattinata deve dire qualcosa, perché l'ansia sale. Assicura che la situazione dell'ex premier al momento è stabile, che lui è vigile. Ed è la parola che dà il segnale positivo, i suoi amici e i suoi fans ci si aggrappano. «Berlusconi parla ed è stato ricoverato perché non era stato risolto il problema precedente», spiega. «C'è preoccupazione, ma con la dovuta prudenza io resto ottimista», aggiunge a Montecitorio Paolo Barelli, neocapogruppo di Fi alla Camera, dopo aver parlato con i familiari. I parlamentari azzurri sono in subbuglio e lui scrive sulla chat interna che «infezione polmonare che aveva colpito il presidente, causa del precedente ricovero, non era ancora debellata».

Sia Tajani che Barelli parlano di una ricaduta, si aspettano notizie più precise dai medici per capire, ma intanto si mettono in fila i fatti del passato. Perché Berlusconi ne ha passate tante, più che l'infezione alle vie urinarie di poco più di un anno fa e anche il tumore alla prostata del 1997, si mette in relazione con i fatti di oggi la polmonite bilaterale sviluppata per il Covid a settembre 2020. Lui che nel giugno 2016 aveva subito un intervento a cuore aperto, per la sostituzione della valvola aortica in cui, secondo Zangrillo, aveva rischiato la vita. Ora c'è chi parla - come causa scatenante - di forte stress, e spesso si mette in relazione i problemi fisici del leader con momenti delicati dal punto di vista politico.

«È stabile, è una roccia. Il suo umore? Il nostro è buono» assicura il fratello Paolo uscendo dalla clinica.

Al San Raffaele si decide di non diramare il bollettino medico prima annunciato, ma arrivano notizie tranquillizzanti. La tensione cala un po', ma c'è grande incertezza. Berlusconi, spiegano, passerà la sua prima notte in ospedale e lo stesso farà almeno oggi, quando il professor Zangrillo dovrebbe aggiornare sulle sue condizioni.

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