Silvio Berlusconi torna a parlare di nucleare e di emergenza energetica. L'occasione è il convegno dei giovani del Partito popolare europeo in corso a Roma. Ai giovani del Ppe il leader azzurro indirizza una lettera che è più di un messaggio politico: un monito sulle scelte da intraprendere, sul percorso da seguire. Berlusconi parla di crisi energetica e del rialzo delle bollette che sta mettendo in grave difficoltà le famiglie e le imprese. «Abbiamo chiesto al nostro governo di contenere, di abbattere questi aumenti attraverso una riduzione fiscale e di trovare rapidamente le risorse per farlo» aggiunge il leader azzurro che ieri è tornato allo stadio di Monza in compagnia del fratello Paolo, presidente della società sportiva, di Adriano Galliani, Marta Fascina, la senatrice Licia Ronzulli e l'ad di Fininvest Danilo Pellegrino.
« L'intervento appena messo in campo va nella direzione che auspicavamo, quella giusta - spiega Berluconi ai giovani del Ppe -. Ma bisogna anche risolvere il problema della dipendenza energetica e della eccessiva fluttuazione dei prezzi una volta per tutte a livello nazionale ed europeo: abbiamo pertanto chiesto di aumentare la nostra produzione di gas nazionale e avviare un meccanismo più efficiente di stoccaggio europeo per costruire scorte e contenere i rialzi». Secondo il leader di Forza Italia è ormai inderogabile la ripresa della ricerca sul nucleare di ultima generazione (appena ricompresa dalla tassonomia dell'Ue tra le energie pulite). Ai giovani del Ppe, quindi, Berlusconi indica due temi forti: la ripresa economica nel segno di uno sviluppo sostenibile e di un aiuto costante alle famiglie e dall'altro la difesa dei valori europei. Valore questo fondativo dello stesso Partito popolare. «L'europeismo è uno dei nostri valori fondanti, oltre che uno dei miei impegni principali insieme con gli altri leader del Ppe. Da tempo lavoriamo per la costruzione di una difesa comune europea, che io ritengo una vera e propria necessità».
Nella lettera c'è spazio anche per un commosso amarcord. «Care ragazze e cari ragazzi - scrive Berlusconi -, una delle ragioni principali per la quale, più di 25 anni fa, ho scelto di abbandonare il lavoro che amavo, e di dedicarmi alla politica, è perché volevo promuovere un ricambio della classe politica, fare largo ai giovani. Molti dei ragazzi che, allora, hanno voluto dare un contributo sono diventati parlamentari, europarlamentari e poi ministri e hanno potuto cambiare l'Italia e l'Europa».
E che il clima sia di ritrovato ottimismo lo dimostrano anche gli ultimi sondaggi. Come quello fornito da Tecnè che dimostra infatti che il partito di Berlusconi è in costante crescita. Rispetto a quindici giorni fa gli azzurri guadagnano uno 0,2% passando così dal 10 al 10,2%. Anche il centrodestra nel suo insieme ha ritrovato una buona forma superando la metà dei consensi (50,3%).
«Viene premiata la cultura di governo di Forza Italia - spiega il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini ai microfoni di TgCom 24 -.
Con il presidente Berlusconi noi abbiamo sostenuto il presidente Draghi, abbiamo preso una posizione molto netta sui vaccini, sul green pass, a favore delle misure necessarie per difendere la salute e per riaprire il Paese. Stiamo affrontando i temi economici con grande determinazione, e credo che questa capacità di non fare chiacchiere o slogan, ma di costruire ci sta premiando».
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