Biden chiama tutti gli alleati. "Sostegno continuo a Kiev e altre misure contro i russi"

Joe Biden fa il punto con gli alleati sull'Ucraina dopo che la Russia ha lanciato l'attacco nel Donbass e discute con loro non solo "il continuo sostegno a Kiev, ma anche gli sforzi per fare pagare alla Russia il prezzo per le sue azioni"

Biden chiama tutti gli alleati. "Sostegno continuo a Kiev e altre misure contro i russi"

Joe Biden fa il punto con gli alleati sull'Ucraina dopo che la Russia ha lanciato l'attacco nel Donbass e discute con loro non solo «il continuo sostegno a Kiev, ma anche gli sforzi per fare pagare alla Russia il prezzo per le sue azioni». La videochiamata con il premier canadese Justin Trudeau, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro italiano Mario Draghi, quello giapponese Fumio Kishida e quello britannico Boris Johnson, il presidente della Polonia Andrzej Duda e della Romania Klaus Iohannis, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, è durata poco più di un'ora. La Casa Bianca ha spiegato che il presidente americano ha insistito sulla necessità che tutti gli alleati continuino a fornire armi a Kiev, e ha affrontato il tema di nuove sanzioni contro Mosca, che potrebbero essere annunciate nei prossimi giorni in coordinamento con i partner.

Gli Stati Uniti considerano la possibilità di bollare Mosca come stato sponsor del terrorismo, mentre sul fronte delle sanzioni il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price ha affermato che Washington le «rafforzerà» fintanto che la Russia continuerà «la sua campagna contro l'Ucraina». Michel, invece, ha sottolineato che «con Biden e i partner abbiamo discusso un'ulteriore risposta coordinata all'aggressione della Russia e la necessità di altri aiuti umanitari, finanziari e militari». Scholz da parte sua secondo i media ha ribadito che Putin «porta la responsabilità» dei «crimini di guerra» commessi in Ucraina, e ha affermato che gli alleati sono concordi, «la Russia non deve vincere questa guerra».

Da Palazzo Chigi hanno riferito che nel corso del colloquio è stato espresso «ampio consenso sulla necessità di rafforzare la pressione sul Cremlino, anche con l'adozione di ulteriori sanzioni, e di accrescere l'isolamento internazionale di Mosca».

Gli occhi nel frattempo sono puntati anche sul G20 finanziario che si terrà oggi a Washington a margine dei lavori del Fmi. Il Tesoro americano ha spiegato che il segretario Janet Yellen boicotterà alcuni incontri del G20 se vi parteciperà la Russia, pur se intende partecipare a quelli concentrati sulle ricadute economiche dell'invasione. Yellen infatti non vuole che la presenza di Mosca ostacoli il lavoro di Stati Uniti e alleati nel contesto del G20, il primo da quando è iniziata l'invasione.

Ieri, intanto, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha proposto una tregua per la Pasqua ortodossa. Domenica «ucraini e russi celebreranno la Pasqua, una festa che unisce i cristiani ortodossi in Russia e in Ucraina, così come gli ucraini cattolici. Chiedo una pausa umanitaria di quattro giorni per la Settimana Santa che inizi giovedì e duri fino a domenica 24 aprile per consentire l'apertura di una serie di corridoi umanitari», ha detto denunciando l'offensiva russa nell'Est del paese. «L'intensa concentrazione di forze e potenza di fuoco rende questa battaglia inevitabilmente più violenta, sanguinosa e distruttiva - ha sottolineato -. L'assalto e il terribile tributo ai civili che abbiamo visto finora potrebbe impallidire in confronto all'orrore che ci attende. Non si può permettere che ciò accada».

E Macron, parlando al canale tv France 5, ha risposto a chi gli chiedeva come mai non si rechi a Kiev sull'esempio di altri leader europei: «Ci tornerò, ma per apportare qualcosa di utile, per dimostrare semplicemente il mio supporto non ho bisogno di recarmi lì. Se andrò a Kiev dovrà essere per fare la differenza», ha spiegato, aggiungendo di non aver più parlato con il presidente russo Putin dalla scoperta delle uccisioni di massa a Bucha e in altre città ucraine.

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