Prima la nomina-scandalo a cittadino onorario, ma solo perché lo stesso riconoscimento era stato negato a Liliana Segre. Poi la rinuncia del diretto interessato. «Il mio rispetto nei confronti della senatrice Liliana Segre, per tutto ciò che rappresenta, per la storia, i ricordi e il valore della memoria, mi spingono a fare un passo indietro e non poter accettare questa onorificenza».
In una giornata fitta di avvenimenti, per un paio di ore la politica è stata calamitata dai fatti maturati a Biella. Il sindaco di centrodestra Claudio Corradino e la sua giunta hanno annunciato il riconoscimento della cittadinanza onoraria al conduttore Tv Ezio Greggio (nella foto in alto a destra). Fissata anche la data della cerimonia: sabato prossimo. La decisione assunta dalla giunta e dal sindaco della Lega è stata motivata da «molteplici motivazioni legate alla carriera di Greggio, al suo impegno rivolto al sociale e al forte legame mantenuto con le sue origini, la città natale Cossato e appunto il capoluogo Biella».
Sarebbe stata normale routine. ma solo pochi giorni fa la città piemontese era stata scossa dalle polemiche su un'altra cittadinanza onoraria. Quella negata alla senatrice a vita Liliana Segre (nella foto in alto a sinistra), sopravvissuta dell'Olocausto, impegnata a tramandare alle generazioni future la memoria dello sterminio nazista. A chiederla erano state alcune liste civiche. Il segretario regionale del Partito Democratico Piemonte Paolo Furia, ha aperto le polemiche accusando il sindaco per «la tempistica della scelta di attribuire la cittadinanza onoraria a Ezio Greggio» che in questi termini «ha tutta l'aria di essere una provocazione». Prima che la vicenda infiammasse i social e alimentasse la polemica politica nazionale, il passo del presentatore, attivo in attività di beneficenza, in primo luogo a favore dei bambini prematuri: la rinuncia alla cittadinanza onoraria. Per evitare che anche la sua mossa fosse strumentalizzata, Greggio ha tenuto a sottolineare che la scelta non è «contro nessuno». Semmai «una scelta a favore di qualcuno, anche per coerenza e rispetto a quelli che sono i miei valori, la storia della mia famiglia e a mio padre che ha trascorso diversi anni nei campi di concentramento». Tra i politici, immediata la reazione del M5s. Decisione «incredibile», ha denunciato il sottosegretario all'Istruzione, l'esponente Cinque stelle Lucia Azzolina alludendo alla decisione del primo cittadino leghista Claudio Corradino, «il sindaco di Biella nega la cittadinanza a Liliana Segre, sopravvissuta all'Olocausto, ma non esita a darla, in pompa magna, con festante annuncio sul sito istituzionale, a Ezio Greggio.
Senza nulla togliere al noto conduttore tv, che certamente sa fare il suo lavoro, che ha contribuito a diffondere il nome di Biella, come rileva il sindaco, ed è anche impegnato nel sociale, si fa fatica a capire perché a lui sì e alla Segre no. Il senso delle istituzioni avrebbe imposto altre scelte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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