La cooperazione tra Italia e Tunisia passa per accordi economici, cooperazione sociale e culturale, con temi chiave come la lotta al terrorismo e la regolazione dei flussi migratori dal Nord Africa. Questi sono stati i punti affrontati durante l’incontro tenutosi a Palazzo Madama con il Presidente della Repubblica tunisina Beji Caid Essebsi, cui il Presidente del Senato Pietro Grasso, quello della Camera Laura Boldrini e i Presidenti delle commissioni Esteri di Camera e Senato Cicchitto e Casini hanno tributato gli onori della visita.
Il Presidente della Camera Boldrini ha affrontato il tema della lotta al terrorismo internazionale focalizzando l’attenzione sulla creazione di un ponte tra l’Europa e la Tunisia, con l’Italia in prima linea, al fine di strutturare la cooperazione nel bacino del Mediterraneo per lo sviluppo bilaterale; ha parlato di un Piano Marshall europeo volto ad intensificare gli investimenti nei Paesi del Nord Africa, così da creare una giusta alternativa per i giovani che altrimenti andrebbero ad ingrossare le fila del terrorismo di matrice islamista. La stessa ha poi asserito che i flussi migratori non vanno bloccati, sarebbe velleitario anche solo provarci, ma vanno adeguatamente gestiti. Sono previsti infatti una serie di accordi bilaterali tra i due Paesi, anche in materia di regolazione dei flussi migratori.
C’è stato spazio anche per il Presidente della Commissione Esteri del Senato, Pierferdinando Casini, il quale ha rivolto un monito a Bruxelles per la sua miopia nei confronti del Mediterraneo, rea di non condurre una adeguata politica di vicinato.
Il Presidente della Repubblica di Tunisia Essebsi ha sottolineato come i rapporti tra Roma e Tunisi siano sempre saldi da 60 anni a questa parte, elogiando gli sforzi compiuti dal proprio Paese in un percorso di democratizzazione dovuto alla pratica stessa dei principi liberali; la democrazia non si esporta con le leggi, ma con la cultura e la pratica della stessa. Ha poi rivolto un ringraziamento per la Commissione Italo-tunisina, attiva dal 2011, il cui lavoro nell’ambito della cooperazione economica e sociale ha portato i suoi frutti negli anni, rivolgendo un invito ad intensificare gli investimenti nel Paese e di tornare a visitarlo.
Secondo quanto sostenuto da Essebsi, la Tunisia sarebbe ormai un Paese sicuro: nel 2016 non vi sono stati attacchi terroristici nel Paese, mentre ha fatto notare come l’Europa sia tuttora in balìa di fenomeni tragici legati al terrorismo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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