Bombe russe, altra strage. Polemica sulle armi

I ministri della Difesa Ue nicchiano. E Zelensky silura il capo dell'aeronautica

Bombe russe, altra strage. Polemica sulle armi
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L'ennesimo attacco russo su obiettivi civili ucraini, oltre a sdegnare il mondo civile, è anche il pretesto per la solita polemica tra Kiev e i suoi alleati, riguardo le restrizioni all'utilizzo delle armi su suolo russo. Ieri sei persone, tra cui una ragazzina, sono state uccise da un bombardamento che ha colpito un palazzo e un parco giochi di Kharkiv con quasi 50 feriti. E Zelensky tuona: «Un attacco che avrebbe potuto essere evitato se le nostre Forze di difesa avessero avuto la capacità di distruggere gli aerei militari russi nelle loro basi». L'alto rappresentante Ue Josep Borrell apre, ma l'Europa resta divisa e non esce compatta dalla riunione informale dei ministri della Difesa.

«Abbiamo bisogno di decisioni forti dai nostri partner per fermare questo terrore. Non c'è una ragione razionale per limitare la difesa dell'Ucraina, sono misure salvavita», ha detto Zelensky, che ha deciso di destituire il comandante dell'aeronautica militare Mykola Oleshchuk, a 24 ore di distanza dallo schianto di un caccia F-16 americano in cui ha perso la vita il top gun di Kiev Oleksiy Mes, incidente ancora dai contorni misteriosi. «Le obiezioni sull'uso delle armi fornite all'Ucraina sono per ragioni politiche, legittime, ma sono ragioni politiche: il diritto internazionale non impedisce di colpire obiettivi militari all'interno del Paese aggressore», ha detto Borrell al termine della riunione a Bruxelles. Borrell ha poi aggiunto che «l'Ue addestrerà altri 15 mila ucraini entro l'anno», annunciando anche che nascerà una base di coordinamento apposita dell'Ue a Kiev. Durissime le parole del ministro lituano Gabrielius Landsbergis che attacca: «Non possiamo permettere che i bombardieri russi siano protetti meglio dei civili ucraini. Chiediamoci se siamo onesti su quanto effettivamente sosteniamo l'Ucraina». Il ministro Guido Crosetto ha spiegato la posizione italiana: «Gli ucraini apprezzano gli aiuti che arrivano dal nostro Paese e non hnno mai contestato nulla», aggiungendo che in questo momento «la Difesa è fondamentale, l'Europa deve decidere se escludere le spese per la difesa dai vincoli del nuovo Patto di stabilità».

Intanto il presidente russo Vladimir Putin la prossima settimana dovrebbe recarsi in Mongolia in visita ufficiale.

Ma il Paese orientale è membro della Corte penale internazionale, l'organismo che ha emesso un mandato di cattura per lo Zar per crimini di guerra. «Speriamo che il governo della Mongolia sia consapevole del fatto che Vladimir Putin è un criminale di guerra ed esegue il mandato di cattura», ha detto il ministro degli Esteri ucraino. Chissà.

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