L'inferno sembra essersi svuotato, perché tutti i diavoli si sono trasferiti a Mariupol. La città più martoriata dell'Ucraina è stata nuovamente bersagliata dai russi. L'acciaieria Azovstal ha subito una cinquantina di attacchi aerei con bombe al fosforo. Gli invasori hanno distrutto l'ospedale militare da campo dove si trovavano almeno 500 soldati feriti. Si sa ben poco delle loro condizioni, anche se il vice comandante del battaglione Azov, Sviatoslav Palamar, mostra in un video ferite deterse con l'acqua piovana. La località portuale è in condizioni medievali, a rischio di epidemie di colera e dissenteria a causa della drammatica situazione sanitaria e dei tanti cadaveri insepolti fra le macerie degli edifici bombardati.
Nonostante questo gli Usa avrebbero visto alcune truppe russe lasciare la città. Da parte sua il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres parla di «mobilitazione imminente per aiutare a salvare vite ucraine e per assistere i bisognosi di Mariupol». Sta diventando una lotta contro il tempo, con i russi che scavano fosse comuni e che rispondo alle accuse sostenendo di essere stati a loro volta torturati. Sergey Leonidchenko, consigliere di Mosca all'Onu ha denunciato l'esistenza di un centro di repressione all'aeroporto di Mariupol, dove sarebbero stati «seviziati soldati russi e civili sospettati di mancata lealtà a Kiev». La documentazione sarebbe già stata consegnata al segretario Guterres. E mentre procede lo scambio di accuse, il sindaco nominato dal Cremlino, Konstantin Ivashchenko, ha annunciato che Mariupol entrerà a far parte della regione russa di Rostov. Mentre nel sud la città di Kherson passerà all'uso del rublo dal primo maggio.
Nella 64esima giornata di guerra i russi hanno colpito con missili Zaporizhzhia provocando tre vittime, tra cui un bambino. Nella vicina località di Kamianka-Dneprovska, si sono impossessati di 61 tonnellate di grano. Sul territorio l'esercito ucraino ha reagito facendo saltare il ponte ferroviario nel villaggio di Yakymivka, vicino a Melitopol, bloccando la fornitura di armi e carburante. Nell'Ucraina centrale i russi hanno attaccato l'insediamento da Gradiv, nel Dnipropetrovsk. C'è una vittima.
Situazione caotica anche nel Donbass, dove a Izyum è arrivato il generale Valery Gerasimov per sovrintendere personalmente alle operazioni. Undici attacchi di artiglieria hanno provocato un morto e otto feriti a Kharkiv, mentre a Niu-York risultano tre morti e altrettanti feriti dopo un bombardamento su un'area industriale.
Un'unità militare russa avrebbe giustiziato soldati ucraini che volevano arrendersi vicino a Donetsk. L'ha dichiarato all'Onu l'ambasciatrice per la giustizia penale Beth Van Schaack. Gli Usa sarebbero in possesso di prove documentate su esecuzioni, torture e violenze sessuali contro donne e ragazzine. Mosca deve anche chiarire la vicenda della carneficina di Bucha, soprattutto dopo il nuovo video della Cnn che mostra veicoli e soldati in strada vicino ai cadaveri di civili.
Nel Donetsk, dove il capo dell'autoproclamata Repubblica ha deciso di cancellare la parata del 9 maggio in attesa del controllo del territorio, un cittadino britannico è stato ucciso e un altro è dato per disperso. Nel sud, alla luce della tensione crescente nella Transnistria, le forze di difesa di Odessa hanno potenziato la protezione delle zone di confine con la Moldavia, dove per altro ci sono stati bombardamenti, con 3 razzi russi abbattuti. Missili in serata anche a Kiev durante il summit Zelensky-Guterres.
Due esplosioni sono state registrate nel distretto di Shevchenkivskyi, dove sono state colpite abitazioni private. Bombardamenti anche a Fastiv. Ci sono vittime. Le sirene hanno ripreso a suonare nel corso della tarda serata in tutto il Paese. Possibili nuove azioni nemiche nel cuore della notte.
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