Emilia-Romagna dai due volti. Bonaccini "strappa" maglia Pd

Oggi, in Piazza Maggiore a Bologna, il lancio del candidato dem alle Regionali. Ma non ci saranno i loghi del Pd. La presentazione nel luogo in cui avevano manifestato le Sardine

Emilia-Romagna dai due volti. Bonaccini "strappa" maglia Pd

Inizia oggi la campagna elettorale in Emilia Romagna, che il prossimo 26 gennaio sarà chiamata alle urne. E inizia con una manifestazione in Piazza Maggiore, a Bologna, dove il candidato Stefano Bonaccini ha invitato gli elettori.

L'evento era stato annunciato lo scorso 22 novembre, con un lungo post su Facebook, in cui il candidato Pd alle Regionali spiegava: "È importante esserci. Perché mai come stavolta è in gioco il futuro della nostra regione. Perché #siamoEmiliaRomagna e insieme possiamo fare la differenza, come sempre è accaduto nei momenti più importanti della nostra storia".

E proprio in Piazza Maggiore, che è il centro della storia dell'Emilia Romagna, inizierà la battaglia di Stefano Bonaccini, presidente uscente, al sovranismo. Ma, forse, non solo: quella sfida potrebbe essere rivolta anche alla debolezza del centrosinistra, secondo quanto ipotizza il Corriere della Sera.

Da qualche settimana, infatti, è sparito il logo del Pd dai suoi manifesti: quella di Bonaccini sarà una corsa dal forte richiamo identitario. Niente bandiere del suo partito, nessun logo che lo ricordi, secondo quanto riferiscono gli ambienti a lui vicini. L'unico simbolo sarà un logo, che esordisce per l'occasione: occhiali e barba, che lo identificano, riprodotti in verde su uno sfondo bianco. Verranno stampati su magliette, cartoncini e spillette, accompagnati dagli slogan che lo accompagneranno per tutta la campagna elettorale: "Io sto con Bonaccini" e "Un passo avanti". Un passo che non prevede richiami alla politica nazionale, che non intende identificare le Regionali con un riscatto di governo. C'è, invece, tanto orgoglio locale, di chi conosce il territorio e presenta i risultati della propria amministrazione.

A partire dalle 16 di oggi, in Piazza Maggiore si radunerranno diversi ospiti, prima dell'intervento finale del presidente uscente. Tra gli altri, ci saranno l'orchestra Casadei, lo scrittore Carlo Lucarelli, Beppe Carletti dei Nomadi e Alberto Bertoli, figlio del compianto Pierangelo.

Marco Valbuzzo, coordinatore dell'istituto Cattaneo, mostra la tendenza regionale e europea: 206 sindaci hanno appoggiato il presidente Pd uscente, ma la Lega ha sbancato alle scorse elezioni

europee.

Saranno presenti, probabilmente, anche le Sardine, che ritornano dove avevano manifestato contro Salvini. Impossibile, quindi, non fare un confronto tra la manifestazione odierna e quella di allora.

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