Roma - Più che blindata è gepanzert. La candidatura di Maria Elena Boschi nel collegio uninominale di Bolzano nelle intenzioni di chi l'ha decisa (Matteo Renzi) è assicurata dal sostegno del Svp. Partito un tempo vicino alla Dc, poi ai democratici e oggi fedelissimo sostenitore del segretario Pd, che ha ricambiato con generose concessioni ai partiti di lingua tedesca dell'Alto Adige. Da un atteggiamento indulgente verso la cancellazione dei nomi italiani di alcune località alla legge elettorale, fino a una linea ferroviaria ad alta velocità tra Bolzano e la Capitale. O meglio, la città che alcuni sud tirolesi considerano tale: Innsbruck.
Il sottosegretario alla presidenza, insomma, nel Tirolo del sud troverà un'accoglienza calorosa. Difficile dire quanti voti raccoglierà. Sicuramente quelli di chi nella provincia hanno sostenuto la cancellazione dei toponimi italiani dalle mappe dell'Alto Adige. Il governo Monti nel 2012 presentò ricorso contro una legge varata dell'allora governatore Luis Dornwalder perché non rispettava il principio del bilinguismo. Un classico caso di uso politico della lingua, che l'esecutivo Monti cercò di fermare (ora è all'esame della Corte costituzionale). Il governo Renzi ha avuto un atteggiamento tutt'altro che ostile alle insegne in solo tedesco. Si disse che era il regalo di Renzi all'Svp per assicurarsi il Sì al referendum. La sfida elettorale è andata male un po' ovunque, a Bolzano vinsero i sì; non bastò. Ma non è mai troppo tardi per mettere a frutto un capitale politico.
I rapporti tra Renzi e l'Svp sono sempre stati ottimi. Sulla legge elettorale il Partito popolare del Sud Tirolo ebbe in realtà da ridire sulle scelte del Pd, tanto da minacciare l'uscita dalla maggioranza. Intervenne lo stesso segretario dem per dire che «sul Trentino Alto Adige, non faremo mai una legge contro Svp o contro gli amici autonomisti» del Trentino «perché ci sono decenni di regole internazionali e nazionali che difendono l'autonomia di quel territorio e che nessuno può mettere in discussione semplicemente per un'esigenza personale dell'onorevole Biancofiore o dell'onorevole Fraccaro. Svp è un punto di riferimento di un pezzo cruciale del nostro territorio e noi non andremo mai contro quella realtà».
Il problema era sui collegi che, secondo i partiti autonomisti, non garantiva tutti i gruppi linguistici. Soluzione trovata. Talmente gradita che nel collegio altoatesino è finita una candidata italiana doc, la Boschi per l'appunto. Contro la candidata di Forza Italia, che è Michaela Biancofiore.
I rapporti tra Alto Adige e politica sono sempre stati complessi. Uno dei terreni di scontro nel passato è stata la scuola e l'università. Negli ultimi anni è cresciuta quella di Bolzano, riuscito esperimento trilingue. In passato il progetto stentò a decollare perché per molti sud tirolesi l'unica università era quella di Innsbruck, se non Vienna. Oggi è diverso, ma a breve i legami tra Bolzano e la città austriaca saranno rafforzati grazie al corridoio del Brennero. Progetto più vecchio del governo Renzi, ma salutato come una novità importante dal ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio.
«Non credo vi siano grandi movimenti quotidiani di persone tra Bolzano e Innsbruck e l'Alta velocità cambierà questa situazione». L'Alto Adige più integrato con l'Austria. Proprio come vogliono i partiti di lingua tedesca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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