La Boschi primo ministro al Pride. "Non ci siano distinguo sull'amore"

Il Pd vuole la legge sulle unione civili approvata in Senato entro metà ottobre. "Prevista l'adozione dei figli del partner"

Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi al Pride Village di Padova
Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi al Pride Village di Padova

Prima di lei nessun ministro della Repubblica in carica aveva mai visitato un Pride Village. Maria Elena Boschi, titolare del dicastero delle Riforme, ha rotto il tabù ieri, presentandosi a Padova, a quella che è la più grande manifestazione estiva della comunità Lgbt nel Nord Italia.

Al Pride Village il ministro ha parlato del tema delle unioni civili, confrontandosi con Alessandro Zan, parlamentare collega di partito ed esponente della comunità omosessuale, e ribadendo la data data dal presidente del Consiglio, il 15 ottobre, per l'approvazione in Senato della nuova legge.

"È un impegno che possiamo rispettare se non ci sarà ostruzionismo sulle riforme costituzionali, che saranno in aula prima", ha commentato il ministro Boschi, ricordando come in questi giorni si stia lavorando in entrambe le Camere per arrivare a un testo condiviso con i deputati del Partito Democratico.

"Non possiamo più permetterci differenze fra cittadini che si basino sulle loro scelte di vita o il loro progetto d’amore", ha aggiunto il ministro, secondo cui la legge sulle unioni civili dimostrerà che il Paese "è più moderno, in linea con l'Europa anche per questo".

Nel testo presentato c'è anche "la possibilità per

le adozioni del figlio del partner", un punto su cui la Boschi spiega che il governo non intende fare un passo indietro, aggiungendo che c'è "una forte disinformazione" sulla teoria del gender e sulla riforma in generale.

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