"Nessuna pressione, ho presentato quell'emendamento perché si trattava della volontà politica del governo". Questo avrebbe detto Maria Elena Boschi ai pm che ieri l'hanno interrogata per due ore a Palazzo Chigi come presona informata sui fatti.
Due ore che si riducono a una ventina di minuti al massimo, sostiene La Stampa, secondo cui la maggior parte del tempo è servito per la verbalizzazione. Ufficialmente le dichiarazioni raccolte dai magistrati sono state secretate, ma qualcosa è trapelato. Stando alle ricostruzioni dei giornalisti, anzi, il ministro avrebbe risposto alle domande "senza esitazione e con la pacatezza e il sorriso che la contraddistinguono nelle apparizioni pubbliche" e avrebbe parlato dell'emendamento incriminato, quello che dà al governo - e in particolare al ministro dello Sviluppo economico - la competenza per le opere come quelle per l’impianto di Tempa Rossa. La Boschi ha anche spiegato come a occuparti dell'emendamento sia stata Simona Vicari, sottosegretaria del ministero dello Sviluppo economico, che da allora ha gestito i rapporti con la Total, anche in questo caso "senza subire pressioni" né dalle società petrolifere, né dalla stessa Guidi.
Ora i pm si concentreranno proprio su Federica Guidi che sarà interrogata nei prossimi giorni a Potenza.
Su di lei e sui rapporti con il fidanzato Gianluca Gemelli spunta un'altra telefonata, quella in cui l'ex ministro sembra accorgersi di essere stata "usata" dalla cricca del compagno, al punto da scoppiare in lacrime.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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