«Vi mostrerò tutti i documenti e il motivo per il quale da sette anni a questa parte continuo a ribadire che il reato per appropriazione indebita non esiste». Così Renzo Bossi (nella foto un frame del video), con documenti alla mano torna a difendersi dalle accuse che nel 2012 gli erano state mosse dalla Procura di Milano. «Nel processo vengo accusato di appropriazione indebita nei confronti della Lega Nord. Cioè avrei saldato mie spese personali coi soldi del partito.
Questo reato prevede la querela del soggetto leso, cioè della Lega Nord, ma siccome nel 2012 la querela non c'era la Procura decise di continuare questo processo d'ufficio. La Procura avrebbe dovuto dimostrare che questi pagamenti dalle casse della Lega erano avvenuti per pagare le mie spese personali».
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