Cambiava le rotte delle petroliere. Arrestato l'hacker. Ha solo 15 anni

Modificava voti in pagella e coordinate di navi

Cambiava le rotte delle petroliere. Arrestato l'hacker. Ha solo 15 anni
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A 15 anni buca la rete di sicurezza del ministero dell'Istruzione per trasformare i 5 in 6. Non contento, cancella debiti scolastici ad amici e compagni più cari. Non solo. Il baby hacker si diverte a modificare le rotte delle navi nel Mediterraneo, in particolare delle petroliere, cambiando ordini di servizio e coordinate. Un gioco che, fortunatamente, non ha messo in pericolo uomini e mezzi in mare, ma provocato ingenti danni economici alle compagnie petrolifere.

Il ragazzino non si è reso conto di aver messo in crisi gli apparati governativi della cyber security e fatto impazzire Procura e polizia postale che, dopo mesi di indagini, l'hanno stanato. Quando gli agenti di polizia riescono a localizzarlo, a Cesena, tutto si aspettano tranne un 15enne impegnato in una serie di attacchi informatici dalla sua cameretta. Succede tutto nella provincia di Forlì Cesena, a darne per primo la notizia è il Corriere di Bologna.

L'inchiesta parte alla fine dell'estate, in vista della verifica dei debiti presi a giugno dagli alunni di un istituto tecnico. I docenti si trovano a interrogare solo alcuni studenti fra quelli «rimandati» a settembre. A memoria qualcuno ricorda di aver messo delle insufficienze a quanti risultano, invece, promossi a pieni voti. O, comunque, con il sei. Parte una prima segnalazione cui fa seguito la certezza che un pirata informatico ha violato, come se niente fosse, il software della scuola. Dalla Procura di Forlì le informative passano alla polizia postale che incrocia i dati. L'hacker usa profili criptati per entrare in rete e sfondare le pagine delle pagelle elettroniche. Un gioco per il 15enne, che poi si concentra sul modo di intervenire sulle rotte comunicate e autorizzate dalle autorità portuali e marittime in tutto il Mediterraneo. Tragitti e percorsi ottimizzati per motivi economici e di sicurezza, studiati dagli esperti della navigazione civile per evitare collisioni, pirateria o aree ecologicamente sensibili. E, di solito, super blindati. Ma al ragazzino basta poco per bucare le protezioni e deviare navi e cargo come in un video gioco.

All'ennesimo dirottamento gli inquirenti stringono il cerchio sull'hacker e fanno irruzione nel «covo». Sulla scrivania un pc, vari hard disk e apparati dedicati. «Volevo solo divertirmi» la sua giustificazione mentre gli agenti sequestrano il materiale.

I genitori, ignari di ogni cosa, rimangono senza parole. Il ragazzino, che avrebbe già ricevuto offerte di lavoro nel campo della cyber sicurezza, è stato denunciato dalla Procura dei Minori di Bologna per una serie infinita di reati informatici.

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