Resta in carcere il cinquantatreenne che venerdì scorso ha seminato il panico per le strade della Capitale con un camion gru rubato in un autonoleggio. Il gip, al termine dell'atto istruttorio e accogliendo la richiesta del pm della procura di Roma Nicola Maiorano, ha infatti convalidato l'arresto e la misura della custodia cautelare in carcere. «Lasciatemi andare devo far esplodere questo camion in Vaticano», aveva detto l'uomo poi fermato dalle forze dell'ordine dopo un inseguimento da incubo durato diversi chilometri. Il cinquantatreenne, originario di Guidonia, doveva trovarsi agli arresti domiciliari per resistenza per fatti che risalgono a poche settimane fa, precisamente al 31 luglio scorso. Nei suoi confronti il pm contesta, in ben 14 capi di imputazione, accuse che vanno dalla resistenza violenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni, tentata rapina, furto aggravato, danneggiamento, porto di arma impropria fino all'evasione. Una condotta che come sottolineato negli atti con zigzag per le strade della capitale con un camion gru da 12 tonnellate, attraversando incroci nonostante i semafori rossi e totalmente indifferente ai richiami delle forze dell'ordine che gli hanno intimato l'alt, e hanno sparato colpi in aria «ha seriamente messo in pericolo l'incolumità degli utenti della strada» che si sono imbattuti «nel folle raid». Una dimostrazione, secondo gli inquirenti, di totale disinteresse per l'incolumità altrui. Il difensore dell'indagato, l'avvocato Paolo Barone, ha chiesto che venga disposta una perizia psichiatrica visto che si tratta di una persona convinta che «occorre ribellarsi» perché i «marziani sono in mezzo a noi e si impadroniscono dei nostri corpi». Tempo fa ha costretto la fidanzata a salire in auto per andare fino in America. In un'altra occasione era salito su un camion in corsa sul raccordo. Una decina di anni fa ha rubato un aliante e si è lanciato da una collina restando miracolosamente illeso. Ultimamente diceva di «essere ostaggio degli extraterrestri». Secondo quanto ricostruito il maxi inseguimento è iniziato intorno alle 7 del mattino di venerdì scorso con il tentativo del cinquantatreenne di impossessarsi della mini cooper di una donna minacciandola con una grossa pietra con cui ha poi colpito il cofano, il parabrezza e il finestrino dell'auto.
Da lì si è diretto verso un'azienda di noleggio dove, dopo aver danneggiato la serratura d'ingresso, ha sottratto il camion gru iniziando la sua folle corsa per le strade di Roma speronando diverse auto prima di essere bloccato dai poliziotti in via Gregorio VII. Al termine dell'inseguimento alcuni agenti erano rimasti feriti con prognosi tra i 7 e i 15 giorni. Il cinquantatreenne, inoltre, aveva minacciato le forze dell'ordine con un coltello a serramanico.
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