«La situazione dei cantieri nelle autostrade liguri è un disastro. Siamo pronti ad andare in tribunale per chiedere il risarcimento del danno patito da cittadini e imprese». È il numero esagerato di semafori e cantieri che rallentano il traffico, a scatenare le ire del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti contro Paola De Micheli, ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti. Uno di questi semafori è stato addirittura immortalato dentro una carreggiata autostradale (Aspi poi ha spiegato in serata che il semaforo si trova nello svincolo di Chiavari della A12).
Non bastava il post Covid 19: a rallentare il turismo e le imprese ora ci si mette pure una viabilità a singhiozzo che - soprattutto in certi orari e nel fine settimana - crea ritardi, disagi e malumori.
«Stiamo subendo un danno gigantesco - prosegue il governatore -. Ho chiesto ai nostri uffici di preparare un'ordinanza che imponga al Mit e ad Autostrade di presentare alla Regione un piano di lavori che unisca la mobilità con la sicurezza nel territorio». Toti chiede anche che «il Governo, come parziale indennizzo, finanzi immediatamente tutte le opere che le categorie economiche della Liguria stanno chiedendo e che giudicano indispensabili. E tutto deve essere fatto in fretta perché la mancanza di risposte sta diventando intollerabile».
Una presa di posizione forte, quella adottata dal governatore azzurro contro il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, scaturita dalle innumerevoli segnalazioni da parte di utenti e cittadini dei disagi riscontrati lungo le autostrade liguri, che lo stesso Toti ha sperimentato in prima persona.
«Quello che sta accadendo è assurdo - ha sottolineato -. Dopo 30 anni di inerzia non è possibile che sia ancora la nostra regione a pagare». Soprattutto nel fine settimana i rallentamenti sono pesanti: ieri sulla A12 è stata registrata una coda di 14 chilometri tra il bivio con la A7 e Recco verso Rosignano, situazione simile in A10 tra Varazze e la complanare di Savona in direzione Ponente per lavori in corso, ma gli incolonnamenti si sono registrano anche verso Genova nella stessa tratta. Quello che stupisce è il grande numero di cantieri aperti in un periodo dell'anno molto trafficato per la Liguria.
Tanto che ora Aspi (Autostrade per l'Italia) annuncia tagli ai pedaggi che saranno formalizzati oggi in un incontro con i responsabili del ministero dei Trasporti.
«A due anni dal tragico crollo del Ponte Morandi - si stupisce Toti - poco è stato fatto e ora, di colpo, il Ministero delle Infrastrutture e Autostrade hanno deciso che tutto il tempo perduto vada recuperato in queste settimane, quando arrivano i turisti e ricominciano a lavorare i nostri porti, quando la Liguria torna a vivere». Una scelta assurda, secondo il presidente ligure. «Non credo che ci voglia un genio per capire che così non va - ha concluso il presidente Toti -. È necessario un piano che parta dalle situazioni giudicate più a rischio e via via affronti quelle meno problematiche, organizzato in modo da non distruggere la possibilità di spostarsi e di raggiungere la Liguria in modo che a pagare non siano i cittadini, i turisti intrappolati nel traffico e le nostre imprese che già faticano a ripartire».
Poi l'affondo finale al Governo: «Ogni altra ipotesi produce il caos in questi giorni e vuol dire che qualcuno non vuole o non sa assumersi le responsabilità che gli competono. Perché non voglio neppure pensare che lo si faccia apposta per esasperare il clima politico della nostra regione».
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