I profughi non si arrendono. Continuano. La Chiesa si piega e lo Stato anche. E ora da quell'ex base militare di Conetta, nel veneziano che fino a pochi giorni fa ospitava 1119 richiedenti asilo, ce ne sono altri 871 che se ne vogliono andare. Vogliono seguire quei 248 migranti che da venerdì sono stati ricollocati in altre strutture regionali del Veneto, dopo che hanno deciso di protestare e scappare dal centro di accoglienza. Martedì hanno iniziato la loro marcia verso Venezia e alla fine hanno vinto loro. Il Viminale subito li ha ricollocati. Absolutely today - assolutamente oggi - ci dice un richiedente asilo rimasto all'interno della base - we want to come out today, vogliamo uscire oggi. Qui siamo ancora novecento persone ci dice un contatto che vuole rimanere anonimo ma circa trecento vogliono uscire e andare verso Venezia, abbiamo bisogno di un autobus. Lì dentro tutti se ne vogliono andare dice Federico Fornasari dei sindacati Usb (Unione sindacale di base) ci stiamo organizzando. Un'assemblea è indetta per domani tra i richiedenti asilo e i sindacati per decidere il da farsi. Ma a quanto pare ancora non basta. Perché alcuni che erano stati ricollocati nel Trevigiano e a Jesolo, non hanno gradito la soluzione trovata e vogliono tornare a Conetta. Non sarà che lo Stato concede un po' troppo? Anzi tutto.
Ieri a Cona il primo matrimonio misto. Un richiedente asilo del Mali ha sposato una ragazza italiana, cittadina di Cona, che lavorava all'interno del centro accoglienza. Entrambi del 1994, hanno anche una figlia, di appena un anno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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