Carceri, arriva il commissario. Nominato il tecnico Doglio per risolvere l'emergenza

Fino al 2025 il commissario dovrà fronteggiare l'emergenza carceraria: potrà avvalersi di ulteriori esperti

Carceri, arriva il commissario. Nominato il tecnico Doglio per risolvere l'emergenza
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A tre settimane dall'approvazione del ddl carceri nel quale è prevista la figura del Commissario straordinario all'edilizia carceraria il governo ha individuato in Marco Doglio (nella foto) il nome ideale cui affidare questo nuovo incarico. Il suo mandato è a tempo: scade a fine 2025. Poco più di quindici mesi, quindi, per Doglio, per assolvere al suo mandato che, a quanto recita un comunicato della Presidenza del Consiglio, consiste nel «provvedere alla realizzazione delle opere necessarie per far fronte alla grave situazione di sovraffollamento degli istituti penitenziari». A questo scopo «potrà avvalersi, nello svolgimento del proprio compito, di una struttura di supporto composta da un massimo di cinque esperti». La nomina di Doglio porta la firma del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Scelta quella di Doglio, spiegano da Palazzo Chigi, presa di concerto con il ministro della Giustizia Carlo Nordio, di concerto con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini.

Il problema del sovraffollamento delle carceri non nasce ora. Il ddl appena licenziato dalle Camere prevede, tra l'altro, uno stanziamento di oltre 250 milioni di euro per nuova edilizia carceraria che potrebbe garantire spazi meno angusti e più «umani» per un totale di oltre settemila posti detentivi. Ed è proprio da qui che parte il lavoro del nuovo commissario straordinario.

Doglio vanta oltre 35 anni di esperienza nel settore immobiliare e finanziario, come recita il suo profilo sul sito di Cassa depositi e prestiti dove Doglio è attualmente responsabile del settore immobiliare. In particolare, dalla fine degli anni Novanta il nuovo commissario straordinario per l'edilizia carceraria ha ricoperto la carica di direttore finanziario di società impegnate nel settore delle infrastrutture e reti. Fino a ricoprire la carica di amministratore delegato in società impegnate nel trasporto ferroviario, stradale, autostradale, aeroportuale, energia, acqua e telecomunicazioni.

«Dopo anni di incuria finalmente il governo ha messo mano alle carceri con una riforma strutturale che consentirà, anche in virtù della nomina di Doglio, con una riforma strutturale che consentirà, anche in virtù della nomina di Doglio, di migliorare le condizioni dei nostri istituti di pena, con spazi adeguati per la detenzione, la formazione e il lavoro dei detenuti, e di garantire agli agenti e al personale tutto più sicurezza», è il commento del sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari. Che aggiunge: «Rispedita al mittente la ricetta fallimentare della sinistra che chiedeva un ennesimo svuota carceri».

Anche papa Francesco, nell'Angelus di domenica scorsa ha parlato della

difficile condizione carceraria nel nostro Paese. «Dobbiamo lavorare - ha detto il pontefice - perché i detenuti siano in condizioni di dignità. Ognuno può sbagliare ed essere detenuto per riprendere una vita onesta dopo».

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