Il cardinale Marx. "Sì alle nozze per molti preti"

Detta così ha un effetto rivoluzionario anche se della cosa si discute da tempo

Il cardinale Marx. "Sì alle nozze per molti preti"

Detta così ha un effetto rivoluzionario anche se della cosa si discute da tempo. «Per molti preti sarebbe meglio se fossero sposati». L'arcivescovo di Monaco e Frisinga, Reinhard Marx, la cui diocesi è stata al centro di un recente dossier sugli abusi sessuali nei confronti dei minori da parte del clero, si è detto favorevole all'abolizione del celibato per i sacerdoti. Lo ha spiegato in una intervista sul quotidiano Sueddeutsche Zeitung e ha scelto un momento molto particolare per esternare il suo parere.

«Non solo per motivi sessuali - ha sottolineato l'arcivescovo -, ma perchè sarebbe meglio per le loro vite e non sarebbero soli. Abbiamo bisogno di queste discussioni. Penso che le cose così come sono non possono continuare» ha aggiunto. «Lo dico sempre ai giovani sacerdoti: vivere da soli non è così facile. E se qualcuno dice: senza l'obbligo del celibato, si sposeranno tutti! La mia risposta è: e allora? Se si sposassero tutti, sarebbe almeno un segno che le cose attualmente non funzionano». Insomma sposarsi per non vivere in un mondo a parte.

Secondo il report sono almeno 497, di cui il 60 per cento minori tra gli 8 e i 14 anni di età, le vittime di abusi sessuali da parte di 235 persone, tra cui 173 sacerdoti, nell'arcidiocesi di Monaco e Frisinga, tra il 1945 e il 2019. Il dossier era stato commissionato dalla stessa arcidiocesi allo studio legale Westpfahl-Spilker-Wastl.

Oltre a mettere in rassegna l'operato dei ministeri di Michael von Faulhaber, Joseph Wendel, Julius Doepfner, Friedrich Wetter e Reinhard Marx, getta pesanti ombre sulla gestione del Papa emerito, Joseph Ratzinger, che fu arcivescovo di Monaco dal 1977 al 1982 per poi diventare Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede (1982-2005), organismo vaticano che si occupa proprio di casi di delicta graviora. Il momento non poteva essere più delicato.

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