La carezza del Papa agli anziani: "La vecchiaia non è un'età di scarto"

Presentata la "Pastorale" sulla maturità. Monsignor Paglia: "Milioni di persone da accompagnare, bene la legge sull'assistenza domiciliare"

La carezza del Papa agli anziani: "La vecchiaia non è un'età di scarto"
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«Sostenere il nuovo popolo di anziani, composto di milioni di persone» e rivitalizzare il rapporto tra Chiesa e terza-quarta età. È l'obiettivo che si pone la Fondazione Età Grande, promossa da monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, che ieri ha presentato l'indagine svolta da Ipsos dal titolo «La pastorale della terza età nelle diocesi italiane», una fotografia dell'impegno delle diocesi verso gli anziani, tra grandi sfide e successi.

Monsignor Paglia, che tra le altre cose presiede la commissione governativa per la riforma dell'assistenza agli anziani, plaude alle iniziative politiche in tal senso. «Salutiamo con soddisfazione la legge 33 del Governo Italiano sulla riforma dell'assistenza della popolazione anziana in Italia. Nei prossimi giorni sottolinea - inizieranno le prime sperimentazioni per una Assistenza Domiciliare, Socio-sanitaria, Integrata e Continuativa che si iscrive in quel continuum assistenziale che assicura la vicinanza a tutti gli anziani».

Una misura legislativa, spiega monsignor Paglia che da anni si batte per la valorizzazione degli anziani come risorsa per la società - «richiede però un cambio di cultura che riguardi il senso stesso della vecchiaia che è tuttora concepita anche dagli stessi anziani come una età di scarto. È urgente un cambio di paradigma che presenti la vecchiaia come una risorsa, anche quando significa fragilità e debolezza».

Un movimento che lentamente sta cambiando paradigma sul ruolo degli anziani, anche nel solco di Papa Francesco, primo Pontefice ad aver dedicato 18 catechesi sul tema della vecchiaia e della presenza di tanti anziani nella società contemporanea, oltre a una Giornata mondiale dedicata a nonni e anziani. «Il Magistero del Papa su questo tema avverte monsignor Paglia - mostra l'urgenza e la grande opportunità perché la chiesa, le istituzioni e la società civile si uniscano in una riflessione profonda e larga da cui scaturiscano proposte e risposte efficaci per sostenere e accompagnare gli anziani nell'ultimo tratto della loro vita».

Da qui la ricerca Ipsos, da cui emerge che il cammino è ancora lungo. Quando si chiede alle Diocesi coinvolte nell'indagine di associare un termine alla categoria «terza età», emerge una visione in prima battuta negativa. Terza età significa solitudine per il 35% del campione intervistato, vecchiaia (33%), assistenza sanitaria (30%) e non autosufficienza (28%). L'esigenza sempre più profonda, come sottolinea anche Papa Francesco, di dare risposta a bisogni molteplici e differenziati è considerata importante dalla totalità delle realtà diocesane ascoltate e nel 55% dei casi tale importanza è percepita come urgenza.

Importante che la Chiesa se ne faccia carico ma non come unico attore in campo, sottolinea monsignor Paglia, bensì in stretta collaborazione con altre realtà coinvolte, anche laiche.

In sostanza c'è grande attesa sul futuro delle Pastorali della Terza età, anche se «si fatica a vederne una costituzione concreta, unitaria e omogenea». «Necessario è la conclusione - individuare un coordinamento nazionale che riesca a portare a bordo tutte le Diocesi. Ma anche più formazione, più confronto intergenerazionale, più ascolto».

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